“Noi cacciatori, un esempio per la collettività!”

27/02/2014

Nei giorni scorso un l’istituto di credito aveva esposto un cartello con la scritta: “Caro amico, questa attrezzatura (ndr, veniva indicata l’immagine di un tapirulan) è stata acquistata con il contributo della banca, dell’A.T.C Federcaccia e dalla nostra associazione “Il Cuore della Montagna”. Contributo per la realizzazione di palestra per la riabilitazione cardiologica del nostro Appennino.
Immediato l’entusiasmo del cacciatore Umberto Gianferrari che ha inviato la nota “Noi cacciatori, un esempio per la collettività!” ponendo anche alcuni quesiti.

Questo sì che è colpire al cuore (della Montagna).
Non credo ci sia da vantarsi particolarmente, noi Cacciatori, se pensiamo alla probabile origine di certe donazioni spot.
Subito ho pensato ai feti di capriolo che ho fotografato nei giorni scorsi; erano tra i visceri di una femmina abbattuta. Anche questa foto è a mio avviso, colpo al cuore della Montagna; o contraccolpo?
Il periodo meno peggiore per abbattere le femmine in esubero è proprio questo, ma guai se anche quest’anno si posticipasse la chiusura della caccia alle femmine adulte, a fine marzo!
Quante le femmine di capriolo e cervo sono state assegnate da Atc Montagna e quante vendute?
A quanto ammonta il ricavato?
Mi auguro che i quesiti che ho posto, non siano ancora una volta, di mio esclusivo interesse.

Umberto Gianferrari

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