Non accettiamo prediche da Castellani

28/03/2014

Ritengo fuori luogo la strumentalizzazione fatta dall’assessore provinciale di Parma Giancarlo Castellani (leggi), in merito alla comunicazione tecnica con la quale la Provincia di Reggio Emilia ha chiesto di verificare la possibilità di effettuare la selezione secco-umido del rifiuti residui del nostro territorio, in un impianto di Iren nel territorio parmense per poi smaltire il materiale nella nostra provincia.
La Provincia, in piena sintonia con i Comuni reggiani, si è semplicemente posta il problema di rispondere ad una richiesta della Regione, inoltrata sulla base di una circolare dell’ex ministro Orlando, che prevede un’immediata applicazione dell’obbligo di pre-trattamento dei rifiuti. Insieme all’assessore Tutino abbiamo segnalato alla Regione e al Ministero che la strada migliore sarebbe quella di non dover effettuare trattamenti economicamente ed ambientalmente più onerosi dell’applicazione graduale della normativa attraverso lo sviluppo del porta a porta e con l’attivazione del Tmb nel 2016. La stessa soluzione prevista dalla Regione Toscana.
Utilizzare quindi una comunicazione fatta per ipotizzare la risoluzione di un problema al solo scopo di rispondere ad una polemica politica tutta locale, mi sembra troppo. Non c’è nessuna emergenza in atto né prevista, nessuno ha chiesto a Parma di bruciare i nostri rifiuti, ed è fuori luogo che si invochi l’autosufficienza provinciale, quando la normativa regionale l’ha ormai superata e lo faccia un territorio che, negli anni in cui smaltire i rifiuti urbani all’interno del proprio bacino provinciale era un obbligo di legge, ha esportato oltre un milione di tonnellate di rifiuti.
Non abbiamo spento l’inceneritore di Cavazzoli per fare dispetto a Parma. Lo abbiamo spento perché era del 1971 e perché realizzarne uno nuovo, con la raccolta differenziata in crescita e con la stessa Regione che ora prevede di disattivarne due entro sei anni, sarebbe stato economicamente ed ambientalmente assurdo. Abbiamo fatto salire la differenziata di 5 punti in tre anni, ridotto le quantità di rifiuto raccolto, ed in particolare quello indifferenziato, grazie al Piano d’ambito provinciale e continueremo anche per i prossimi anni. Ci siamo riusciti perché il Comune, la Provincia di Reggio Emilia e le aziende sono stati registi ed attuatori di una politica virtuosa e unitaria. Mi auguro che Parma possa fare altrettanto agendo come sistema territoriale e non come singoli enti.
Confido che le polemiche di questi giorni lascino il posto a un impegno comune per rafforzare e innovare il piano rifiuti che la Regione Emilia-Romagna, unica in Italia, ha messo opportunamente in campo.

Ugo Ferrari, Sindaco vicario di Reggio Emilia

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