28/11/2013
h.10.00
Si è conclusa l’avventura di Norberto De Angelis lungo le strade della Tanzania: 750 chilometri percorsi in handbike, da Matewmbe a Dar Es Salaam. Un traguardo non solo sportivo, ma anche solidale, con il quale testimoniare un messaggio di speranza e di riscatto sociale per tutti i disabili dell’Africa.
Norberto, ex campione di football americano, grazie al progetto LESS is MORE di Cefa Onlus ha dimostrato che la disabilità non è inabilità e che con coraggio e determinazione tutto è possibile. Per questo è tornato in Tanzania, il luogo dove vent’anni fa, durante un’esperienza di volontariato proprio per il Cefa, fu vittima dell’incidente che oggi lo costringe sulla sedia a rotelle.
Un’esperienza che Norberto racconterà al pubblico venerdì 29 novembre nella cena evento organizzata alla Corte di Giarola di Collecchio per presentare i risultati raggiunti dal progetto LESS is MORE e le iniziative future.
L’evento è patrocinato dalla Provincia di Parma, con il sostegno del Comune di Parma e del Comune di Collecchio.
Ad accogliere il campione italiano al termine della sua impresa sportiva sono accorsi anche i rappresentanti del Ministero dello Sport, del Sociale, dell’Ambasciata Italiana, il presidente del Comitato Paralimpico tanzaniano, associazioni africane che si occupano di disabilità. Norberto era atteso soprattutto dai beneficiari del progetto LESS is MORE, persone disabili, molte delle quali oggi sono persone nuove, fiduciose in se stesse, grazie al lavoro che gli ha permesso di emanciparsi e integrarsi nella società.
L’appuntamento per tutti è alla Corte di Giarola per condividere insieme a Norberto la sua grande avventura in Tanzania. Il costo della cena, con le migliori specialità della cucina locale, è di 30 euro di cui 10 a sostegno dell’iniziativa solidale LESS is MORE. La serata verrà arricchita dalle selezioni musicali a cura di Vinylistic con DJ Carlo Maffini.
La sfida in handbike ha aperto le coscienze di molte persone sui diritti dei disabili e sul loro ruolo nella società. «Oltre all’handbike di Norberto de Angelis, al nostro tandem, alle nostre biciclette, c’erano persone che hanno corso accanto a noi a piedi – racconta John, un volontario di CEFA onlus -. Al rush finale c’erano oltre venti handbiker, le biciclette dell’UWABA, il movimento ciclisti tanzaniano, alcuni amatori in sella alle loro bici e molti beneficiari del progetto LESS is MORE, alcuni giovani in carrozzina e Ian, dipendente della cooperazione britannica, che ha affiancato Norberto, con la sua handbike, per gli ultimi venti chilometri».