Ottocamini, la disgrazia degli ambientalisti per caso

SMA MODENA

28/08/2013
h.17.40

Aldo Caffagnini risponde ad Enrico Ottolini (iscritto storico del WWF di Parma) che nei giorni scorsi è intervenuto su Facebook in merito all’accensione dell’inceneritore di Parma (“Finalmente smetteremo di esportare rifiuti“).

Sui social networks ci sono personaggi che brindano ai sacri fuochi di Ugozzolo.
Gli stessi con cui si era condivisa la battaglia contro il mostro, affrontate insieme le prime scaramucce.
Tutti questi ambientalisti fantasmi erano contro il progetto di un nuovo inceneritore, sulla front line contro il camino, le loro associazioni avevano accompagnato la strada dei ricorsi, alcune sottoscrivendole in prima persona, consigliando avvocati, spendendosi.
Ora festeggiano lo smaltimento in house, si allietano perché finalmente i rifiuti li gestiremo all’interno del territorio, tra l’altro una affermazione non vera perché le ceneri usciranno bellamente da Parma, l’organico continuerà a kilometrare verso Modena, gli impianti di trasformazione dei materiali differenziati non sono locali.
Sui finti ambientalisti è caduta la scura di Damasco.
Il Pd suonò ai loro campanelli e la sinuosa sirena colse il suo effetto.
Si sono accomodati, firmando documenti che hanno aperto definitivamente la strada al progetto, dando appoggio all’assessore Castellani, che ha potuto sventolare l’appoggio di “ambientalisti”, sempre parandosi sotto la rilassante coperta di sigle ambientaliste, tanto per mantenere l’aplomb.
La disgrazia di questo giorno è nata anche da queste posizioni di appoggio esterno, da sigle ambientaliste di facciata, che in realtà erano e sono l’ombra di un certo partito a favore dei forni, sigle che hanno portato alla rovina l’intero ambientalismo italiano, ora ridotto ai minimi termini.
La disgrazia di questo giorno sono i personaggi che invece lo festeggiano come un grande sospiro liberatorio, e ne approfittano per sviare l’attenzione sulle mancate promesse, sulle incapacità di stoppare il treno in corsa, incapaci di dire una parola netta e inequivocabile, che poi è il centro della questione.
Fanno bene o male i camini?
Sono stati un progetto intelligente?
Hanno futuro?
Chi scommetterebbe sul loro apporto nullo sulla qualità ambientale di Parma?
Nessuna risposta dagli Ottocamini.

Aldo Caffagnini

(Aldo Caffagnini è il presidente del GCR di Parma)