Parma Fc: la Procura indaga per bancarotta fraudolenta

26/02/2015

Gli occhi della Procura di Parma sono sempre più puntati sul Parma Fc. I magistrati hanno aperto un’indagine per il reato di bancarotta fraudolenta.
La bancarotta fraudolenta è prevista dall’art. 216 R.D. n. 267/1942; di questo reato è chiamato a rispondere l’imprenditore fallito che abbia dolosamente:
– prima o durante il fallimento: distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato, in tutto o in parte, i suoi beni, ovvero, al fine di arrecare danno ai creditori, abbia esposto o riconosciuto delle passività inesistenti;
– prima del fallimento: sottratto, distrutto o falsificato in tutto o in parte, al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o al fine di procurare danno ai creditori, i libri e le altre scritture contabili o li abbia tenuti in modo tale da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio o del reale movimento degli affari;
– prima o durante la procedura fallimentare: eseguito pagamenti o simulato titoli di prelazione, al fine di favorire alcuni creditori a danno di altri.
La pena, per le prime due ipotesi, è della reclusione da 3 a 10 anni; per la terza, da 1 a 5 anni. Pena accessoria, di non secondaria importanza per la tutela del corretto svolgimento delle attività economiche, è l’inabilitazione per 10 anni all’esercizio dell’impresa commerciale e l’incapacità, per la stessa durata, a esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa.
Si procede d’ufficio e la competenza è del tribunale in composizione collegiale. Sono applicabili le misure cautelari personali; l’arresto in flagranza è sempre facoltativo; il fermo è consentito per le prime tre ipotesi. (leggi anche “Parma Calcio: non potrà che finire con le manette ai polsi di qualcuno“).

ParmaDaily.it

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