Parte la Convenzione di Istanbul

01/08/2014

Entra in vigore oggi la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. La Convenzione, adottata a Istanbul l’11 maggio 2011, costituisce il primo strumento internazionale vincolante sul piano giuridico per prevenire e contrastare la violenza contro le donne e la violenza domestica. È stata ratificata da 13 paesi, compresa – il 19 giugno del 2013 – l’Italia.
L’Assessorato Provinciale alle Pari opportunità e Politiche sociali che programma interventi e realizza progetti di prevenzione della violenza e di sensibilizzazione sul tema, aveva puntato l’attenzione sulla Convenzione di Istanbul già nel luglio dell’anno 2013, subito dopo la ratifica da parte dell’Italia e quando ancora si aspettava la ratifica di altri paesi per la sua entrata in vigore.
Infatti il 1 luglio 2013 è stato presentato, a Parma, il testo della Convenzione alla presenza di esperte, come l’Assessora alle Pari opportunità e Politiche sociali, Marcella Saccani, la Consigliera Regionale Roberta Mori, Presidente della Commissione Parità della Regione, l’avvocata Samuela Frigeri, Presidente del Centro antiviolenza di Parma, la magistrata Lucia Russo, la Dirigente della Questura di Parma, Maria Grazia Ligabue che hanno sottolineato l’importanza del documento.
Il testo della Convenzione si fonda su tre pilastri – prevenzione, protezione e punizione – ponendo particolare enfasi sui primi due, gli unici in grado di sradicare una violazione dei diritti umani ormai sistemica in Europa e particolarmente grave. La Convenzione vincola giuridicamente gli Stati in materia di violenza sulle donne e violenza domestica; individua una strategia condivisa per contrastare la violenza sulle donne; contiene misure per la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e i procedimenti penali per i colpevoli. E ancora, definisce e criminalizza le diverse forme di violenza contro le donne, dal matrimonio forzato alle mutilazioni genitali femminili, dallo stalking alle violenze fisiche e psicologiche, a quella sessuale.
“E’ con grande piacere che vediamo l’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul” sottolinea l’assessore Saccani. “Questo territorio aveva già introiettato, nei contenuti, la Convenzione e tracciato una strada: infatti la revisione del Protocollo sulla violenza, firmato in Prefettura dai componenti di una rete che vede la presenza dei servizi sociali, della scuola, delle associazioni ne è un esempio”.
In occasione dell’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul, Amnesty International ha rinnovato il suo appello alle istituzioni italiane perché sia adottata una legge specifica sulla parità di genere (legge che è stata adottata dalla Regione Emilia-Romagna il 5 luglio 2014), siano raccolti dati statistici disaggregati per garantire analisi standardizzate e periodiche dei dati relativi al fenomeno del femminicidio, siano garantiti il finanziamento e l’aumento dei centri d’accoglienza per le vittime di violenza e un adeguato coordinamento tra la magistratura, la polizia e gli operatori sociosanitari e, infine, si realizzino azioni volte a una maggiore sensibilizzazione della società nel suo complesso, delle istituzioni scolastiche e degli organi di informazione per arrivare finalmente a una rappresentazione non stereotipata e non discriminatoria delle donne.

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VOTO ELETTRONICO
PRIMARIE ONLINE M5S + ESPULSIONE DI NUZZO


1) Chi preferisci come candidato consigliere regionale del M5S tra Bacchi, Bimbi, Carpentieri, Cerchiaro, Conforto, D’Alessandro, Guardamagna, Miele, Minari, Palmas, Rossi?
2) Ritieni che il consigliere comunale di Parma Mauro Nuzzo debba essere espulso dal gruppo di maggioranza?

Vota!

lombatti_mar24

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Entra in vigore oggi la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. La Convenzione, adottata a Istanbul l’11 maggio 2011, costituisce il primo strumento internazionale vincolante sul piano giuridico per prevenire e contrastare la violenza contro le donne e la violenza domestica. È stata ratificata da 13 paesi, compresa – il 19 giugno del 2013 – l’Italia.
L’Assessorato Provinciale alle Pari opportunità e Politiche sociali che programma interventi e realizza progetti di prevenzione della violenza e di sensibilizzazione sul tema, aveva puntato l’attenzione sulla Convenzione di Istanbul già nel luglio dell’anno 2013, subito dopo la ratifica da parte dell’Italia e quando ancora si aspettava la ratifica di altri paesi per la sua entrata in vigore.
Infatti il 1 luglio 2013 è stato presentato, a Parma, il testo della Convenzione alla presenza di esperte, come l’Assessora alle Pari opportunità e Politiche sociali, Marcella Saccani, la Consigliera Regionale Roberta Mori, Presidente della Commissione Parità della Regione, l’avvocata Samuela Frigeri, Presidente del Centro antiviolenza di Parma, la magistrata Lucia Russo, la Dirigente della Questura di Parma, Maria Grazia Ligabue che hanno sottolineato l’importanza del documento.
Il testo della Convenzione si fonda su tre pilastri – prevenzione, protezione e punizione – ponendo particolare enfasi sui primi due, gli unici in grado di sradicare una violazione dei diritti umani ormai sistemica in Europa e particolarmente grave. La Convenzione vincola giuridicamente gli Stati in materia di violenza sulle donne e violenza domestica; individua una strategia condivisa per contrastare la violenza sulle donne; contiene misure per la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e i procedimenti penali per i colpevoli. E ancora, definisce e criminalizza le diverse forme di violenza contro le donne, dal matrimonio forzato alle mutilazioni genitali femminili, dallo stalking alle violenze fisiche e psicologiche, a quella sessuale.
“E’ con grande piacere che vediamo l’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul” sottolinea l’assessore Saccani. “Questo territorio aveva già introiettato, nei contenuti, la Convenzione e tracciato una strada: infatti la revisione del Protocollo sulla violenza, firmato in Prefettura dai componenti di una rete che vede la presenza dei servizi sociali, della scuola, delle associazioni ne è un esempio”.
In occasione dell’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul, Amnesty International ha rinnovato il suo appello alle istituzioni italiane perché sia adottata una legge specifica sulla parità di genere (legge che è stata adottata dalla Regione Emilia-Romagna il 5 luglio 2014), siano raccolti dati statistici disaggregati per garantire analisi standardizzate e periodiche dei dati relativi al fenomeno del femminicidio, siano garantiti il finanziamento e l’aumento dei centri d’accoglienza per le vittime di violenza e un adeguato coordinamento tra la magistratura, la polizia e gli operatori sociosanitari e, infine, si realizzino azioni volte a una maggiore sensibilizzazione della società nel suo complesso, delle istituzioni scolastiche e degli organi di informazione per arrivare finalmente a una rappresentazione non stereotipata e non discriminatoria delle donne.

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