
26/02/2014
h.11.00
Le cronache del sopralluogo nella nuova stazione, oramai prossima all’apertura, riportano un dato che lascia perplesse le associazioni Legambiente e Bicinsieme-Fiab. A quanto sembra gli stalli per le biciclette saranno solo 96. Una disponibilità di posti che appare al di sotto delle necessità e che, probabilmente, porrà disagio ai cittadini che continueranno ad affastellare le bici in pertugi, pali e spazi vari, con inevitabile disordine, scarso decoro e precaria sicurezza.
È pur vero che rimarrà in funzione il parcheggio bici coperto a pagamento, con 400 posti. Ma è altrettanto vero che si tratta di un parcheggio saturo e con orari prestabiliti, non funzionali a tutti i viaggiatori.
Inoltre non è chiaro se l’ubicazione dei nuovi posti per le bici permetterà un rapido raggiungimento dei binari oppure se costringerà i viaggiatori a percorsi lunghi o tortuosi, una volta parcheggiata la bici.
Le associazioni ambientaliste hanno a più riprese sensibilizzato l’Amministrazione Comunale su questo aspetto, ma a quanto pare gli esiti non paiono soddisfacenti. Insomma nel progetto si sono tenute in alta considerazione gli interessi delle automobili private, l’accessibilità e la funzionalità dei mezzi pubblici (operazione giusta), ma ancora una volta sono state sacrificate le biciclette (e, en passant, anche gli scooter con 57 stalli riservati) a dispetto delle dichiarazioni di principio generali di voler invertire la tendenza degli spostamenti di mobilità dall’automezzo ad altre forme: Parma è una città che si gira in bicicletta, ma si continua a non favorire le due ruote.
Legambiente e Bicinsieme chiedono al Comune e a Stu Stazione dei chiarimenti sul numero di stalli a favore delle biciclette e sul loro posizionamento e, nel caso siano confermati i soli 96 posti, che siano progettati e realizzati in tempi brevi dei nuovi parcheggi a rastrelliera, con facilità di incatenare il telaio ad un elemento fisso, e inoltre che siano coperti con tettoia o in altro modo, e videosorvegliati per permettere quel minimo livello di sicurezza contro i furti.
Con le vagonate di milioni spesi per la nuova stazione realizzare un servizio dignitoso e gratuito per i ciclisti, cioè per chi si muove in modo non inquinante e dà un contributo a tenere l’aria pulita, sarebbe oltremodo auspicabile.
Legambiente
Bicinsieme-Fiab
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26/02/2014
h.17.50
L’assessore alla mobilità Gabriele Folli risponde alla nota di Legambiente e Fiab, inerente gli spazi per il deposito delle biciclette previsti nell’area stazione a seguito dell’intervento di riqualificazione:
“In relazione alla nota pubblicata a firma Legambiente e Fiab-Bicinsieme – scrive Folli – preme sottolineare che l’amministrazione attuale si è trovata a gestire un progetto già in corso di esecuzione che prevede solo nel 3° stralcio un potenziamento della capacità di deposito di cicli e motocicli e che nella configurazione attuale i 96 stalli previsti per le biciclette si vanno ad aggiungere a quelli esistenti nella Velostazione (circa 400 stalli con una media giornaliera di utilizzo dell’81%).
Come peraltro è già stato illustrato a Fiab in uno dei tanti incontri preliminari che si sono susseguiti con il settore Mobilità per condividere il progetto, abbiamo anche evidenziato l’intenzione di ricavare potenzialmente ulteriori 100 stalli nei piazzali Est e Ovest, oltre che in prossimità del terminal bus extraurbani, una volta verificati i flussi e la situazione effettiva di parcheggio all’apertura del 1° stralcio del cantiere.
A completamento del 3° stralcio troverà posto anche un ampio deposito coperto per cicli e motocicli adeguato all’opera così come è stata concepita in origine con ulteriori stalli per circa 1.000 biciclette”.