30/12/2013
Contro tutte le previsioni, nel 2013 la qualità della vita è migliorata in molte aree del Paese rispetto a un anno prima, soprattutto nelle aree del centro-nord assegnando la palma di migliore a Trento e la maglia nera a Crotone: a certificarlo è la 15/ma edizione de ‘L’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane’ – presentata da Italia Oggi Sette e curata dal dipartimento di Scienze sociali e Economiche dell’Università La Sapienza di Roma – secondo la quale nell’anno che sta per chiudersi 59 province su 110 hanno fatto registrare standard di vita buona o accettabile, ribaltando così le 42 su 103 (questo il numero complessivo degli enti nel 2012) della scorsa edizione.
Sul podio anche Bolzano seconda e Aosta terza. La provincia di Parma si attesta al settimo posto.
Ma soprattutto, evidenziano gli autori dello studio, con quello di quest’anno si archivia il risultato migliore degli 5 anni e uno dei più soddisfacenti dalla prima edizione dell’ indagine (giunta quest’anno al suo 15/mo compleanno).
Stabile ma con una tendenza al peggioramento: si può riassumere così il giudizio sulla qualità delle province nei grandi centri urbani. La tendenza al peggioramento, segnalano però gli autori dello studio, non riguardano tuttavia i territori della provincia di Milano, che guadagna 2 posizioni rispetto al 2012 e 12 dal 2010, attestandosi in 37/ma posizione. Meno brillante Torino, che cede 3 posizioni e si porta al 49/mo posto della classifica generale, in affanno le province di Roma, che perdono 2 posizioni, andando ad occupare la 64/ma posizione, e Napoli, stabile su posizioni di coda (105/ma posto).
Pisa riguadagna il primo posto, dopo il secondo dell’anno scorso, seguita da Milano – grazie a un colpo di reni che la fa risalire dall’11/ma piazza in cui era affondata del 2012 – Isernia, Siena e Roma, che con il quinto posto recupera 3 posizioni: questo il quadro delle province italiane prime classificate per la dimensione salute.
La frontiera del benessere divide nettamente il Nord dal Centro-Sud lungo una immaginaria linea rossa che corre lungo la dorsale dell’Appennino tosco-emiliano: lo evidenzia lo studio sulla qualità della vita 2013 nelle 110 province italiane, secondo il quale tra i grandi centri urbani (‘buona’) la palma per il tenore di vita se l’aggiudica Milano, seguita da Monza e della Brianza e Varese. Male invece Venezia, le cui province continuano anche quest’anno a presenziare nella parte bassa della classifica nazionale. (Ansa)