28/04/2015
h.10.30
È ancora una volta il pianoforte al centro di «Verso Traiettorie…», rassegna di Musica Classica, Moderna e Contemporanea giunta quest’anno alla sua quinta edizione e organizzata da Fondazione Prometeo e Istituzione Casa della Musica, che condividono da tempo obiettivi e progetti di largo respiro basati sulla volontà di promuovere la ricerca, la divulgazione e l’impegno intellettuale.
Si tratta di quattro appuntamenti che attraversano le sottili ma sempre gustose connessioni fra musica contemporanea e musica otto-novecentesca, quattro concerti il cui tema conduttore, più o meno evidente, è frutto di scelte raffinate dei rispettivi interpreti: Emanuele Torquati, Francesco Prode, Alfonso Alberti e Ciro Longobardi.
Si comincia il 13 maggio con Emanuele Torquati, che affianca a due protagonisti del secondo Ottocento austro tedesco, di diverso calibro ma analogo sentire, come Alexander von Zemlinsky e Johannes Brahms, i Pezzi op. 19 di Schönberg (allievo di Zemlinsky) e un esempio di musica quasi dissolvente, indagatrice degli impalpabili confini fra suono e silenzio, del sessantenne Beat Furrer.
Il cartellone dei concerti prosegue il 5 giugno con Francesco Prode, il cui programma attraversa un secolo di evoluzione della sonata postromantica e della sua progressiva ricompattazione in una struttura unica, fra la riorganizzazione comunicativa di Schumann, i misticismi di Skrjabin, le divagazioni di Berg, gli organismi dodecafonici di Boulez.
Il 10 giugno tocca ad Alfonso Alberti, che dedica il proprio programma al tema dell’alba, transizione fra buio e luce, produttivo spunto per lo studio delle trasformazioni. Tutti i pezzi degli autori che eseguirà il pianista (François Couperin, Robert Schumann, Federico Gardella e Olivier Messiaen) alludono infatti a questo magico momento della giornata con modalità diverse, meccaniche nel caso di Couperin, descrizione emotiva per Messiaen nella Rousserolle effarvatte e intreccio di sottili passaggi espressivi nei Gesänge di Schumann alternati agli Studi su notte e alba di Gardella.
Singolare è anche la scelta di Ciro Longobardi per il concerto che chiude la rassegna, il 18 giugno: una sorta di ritorno al passato lungo il percorso dell’analogia, della sensazione, dell’effetto psicologico della comunicazione musicale partendo da Serynade di Helmut Lachenmann per arrivare alla Polonaise-Fantaisie di Chopin attraverso il primo volume delle Images di Debussy, che richiama implicitamente la scelta tratta dal secondo volume proposta nell’edizione dello scorso anno.
«Verso Traiettorie…», nata grazie al prezioso rapporto di collaborazione con l’Istituzione Casa della Musica e ormai divenuta un’abitudine per il pubblico della musica contemporanea a Parma, è ponte ideale per la tradizionale rassegna autunnale «Traiettorie», che quest’anno celebrerà il suo primo quarto di secolo.
La rassegna «Verso Traiettorie…» è realizzata grazie al patrocinio e al sostegno di: Istituzione Casa della Musica, Comune di Parma – Assessorato alla Cultura, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Fondazione Monte di Parma, Chiesi Farmaceutici, Symbolic.