“Sostegno alle imprese e al lavoro”

SMA MODENA

29/01/2013

Una delegazione dei candidati al Parlamento del Partito Democratico – Giorgio Pagliari (candidato al Senato della Repubblica), Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini (entrambi candidati alla Camera dei Deputati) – ieri mattina ha partecipato, su invito di Rete Imprese Italia, alla giornata nazionale di mobilitazione a sostegno del commercio e delle Piccole e Medie Imprese.
Un’occasione preziosa per ascoltare il mondo dell’economia locale e rilanciare al nostro territorio le riforme strutturali delle quali il Pd si è fatto autorevole portatore.
Del resto, la situazione attuale non è più sostenibile: ben 120 adempimenti fiscali all’anno, una tassazione al 56%, la stretta sul credito attuata dalle banche, il crollo dei consumi, sono elementi che hanno messo in ginocchio il mondo delle Pmi. Con ripercussioni enormi, a cominciare da quella occupazionale: secondo le stime di Rete Imprese Italia, per ogni impresa artigiana che chiude i battenti, spariscono 3 posti di lavoro, come dimostrano anche i dati relativi a Parma.

Rifinanziare gli ammortizzatori sociali
Come misura immediata ed emergenziale, occorre ripensare la riforma Fornero, in special modo rifinanziando un pacchetto di ammortizzatori sociali, primo strumento per attutire l’impatto della crisi su imprese e famiglie.

Imu, Iva, redditometro: si cambia pagina
Dal punto di vista fiscale, i parlamentari del Pd saranno impegnati a sostenere un sistema progressivo, teso alla compartecipazione solidale di chi ha di più. Misure ben lontane da una qualsivoglia logica classista e sintetizzabili in questo modo:
1) Eliminazione dell’Imu sulla prima casa per chi paga fino a 500 euro;
2) Riduzione del peso dell’Irpef sulle famiglie;
3) Riduzione del cuneo fiscale e contributivo. Vale a dire ridurre la differenza tra quanto pagano le imprese e quanto viene percepito in busta paga dai lavoratori;
4) Congelamento dell’aumento previsto entro l’estate dell’aliquota Iva;
5) Contrasto all’evasione fiscale, attraverso strumenti più equi ed efficaci rispetto al “redditometro”, lascito programmato dall’ultimo governo Berlusconi.

A favore delle imprese e di chi lavora
Il cuore della nostra economia è basato sulle piccole e medie imprese: anche a Parma rappresentano oltre il 90% delle attività esistenti. Dopo anni di proclami a sostegno del comparto senza che nulla fosse realizzato, è giunto il tempo che il nuovo Governo vari un Piano nazionale con strumenti chiari.
In particolare, facciamo riferimento ad una revisione del Patto Interno di Stabilità, per consentire ai Comuni virtuosi di liberare le ingenti risorse oggi “congelate” nelle loro tesorerie. Una misura che costituirebbe un volano prezioso per la ripresa dell’economia locale, raddoppiata in efficienza per le Pmi se accompagnata dall’introduzione nel nostro sistema delle Reti di Impresa.

Agenda digitale e costo dell’energia
Alla semplificazione burocratica e amministrativa – a portata di mano con una vera Agenda Digitale, che consenta di gestire on-line i rapporti tra imprese ed Enti Locali – si deve affiancare una nuova politica industriale a sostegno del manifatturiero e capace di premiare con il sostegno fiscale chi assume giovani e donne, chi investe in ricerca e innovazione, chi forma costantemente il personale. Senza dimenticare, infine, il tema delicato del costo dell’energia elettrica, che oggi presenta per l’Italia il differenziale più alto di tutta l’Eurozona.

Turismo: la lezione del Bicentenario verdiano
Un ragionamento a parte lo merita il settore turistico, vera opportunità di sviluppo ancora sottovalutata a Parma. Progetti come quello del Bicentenario verdiano insegnano che lo stato non può lasciare sole le imprese che investono in infrastrutture e servizi per la promozione e la fruibilità delle eccellenze del territorio.
Questa è l’Italia giusta che ogni giorno, fino al 24 e 25 febbraio, spiegheremo ai cittadini di Parma e provincia. Questa è l’Italia giusta che inizieremo a costruire subito dopo. Insieme.