Il Tar di Parma é salvo

SMA MODENA

23/06/2015

Il Tar di Parma é salvo. Il Consiglio dei Ministri, nella seduta odierna, infatti, ha disposto, con un decreto legge (D.L. 90/14), l’abrogazione delle previsioni che avrebbero comportato la chiusura della sezione cittadina. La soddisfazione – lo confessiamo – è massima: i nostri sforzi sono stati premiati (nella vita parlamentare non sempre succede!). Ringraziamo il presidente Renzi, il ministro Boschi ed il sottosegretario Pizzetti per avere, nei rispettivi ruoli, accolto le nostre richieste, assunto e reso operative le decisioni conseguenti.
Ciò premesso, è evidente che non ci si può “sedere sugli allori” e non si può dimenticare come ci siano altre questioni oggettivamente aperte: da un lato, il ruolo della sezione e il relativo bacino di utenza, e, dall’altro, i costi di esercizio. Quanto al primo profilo, ci sembra che si debba operare sia perché la cosiddetta competenza interna, cioè la ripartizione dei ricorsi tra Bologna e Parma, venga rivista, attribuendo a Parma il contenzioso di Modena (in aggiunta a quelli di Reggio Emilia a di Piacenza), per accrescere il “monte ricorsi”, sia affinché la sinergia tra la sede di Bologna e la sezione cittadina venga rafforzata per il definitivo abbattimento dell’arretrato e per evitarne la ricostituzione.
Quanto al secondo aspetto, sarebbe più opportuno che la disponibilità ventilata dal Comune circa il comodato (o come meglio) di una sede per il TAR si concretizzasse. Naturalmente, queste sono solo nostre riflessioni nel rispetto delle prerogative e in coerenza con lo spirito di collaborazione con cui questa vicenda è stata gestita. Le decisioni spettano ad altri.

Sen. Giorgio Pagliari
On. Patrizia Maestri
On. Giuseppe Romanini

“No alla soppressione della sede Tar di Parma”

SMA MODENA

25/03/2015
h.18.00

Approvate dall’Assemblea legislativa regionale due risoluzioni finalizzate ad evitare la soppressione della sede distaccata del Tribunale amministrativo regionale di Parma.
La prima, presentata dalla Lega nord, primo firmatario Fabio Rainieri, e sottoscritta anche dai consiglieri Enrico Aimi (Fi) e Tommaso Foti (Fdi), approvata all’unanimità, chiede alla Giunta regionale di adoperarsi presso il Governo “affinché valuti le ragioni di funzionalità e celerità della giustizia che rendono opportuno mantenere aperta la sede parmense” del Tar.
La seconda risoluzione, presentata da Pd e Sel, prima firmataria Barbara Lori (Pd), approvata da tutti Gruppi ad eccezione del Movimento 5stelle, che si è astenuto, chiede alla Giunta di attivarsi per chiedere al Governo “una proroga di almeno sei mesi, entro la quale svolgere un adeguato approfondimento sull’economicità dell’operazione e, più in generale, del reale rapporto costi-benefici considerato che la chiusura del Tar di Parma comporterebbe, comunque, la necessità di riorganizzazione in altra sede e un più complessivo allontanamento dai territori di riferimento”.
“La soppressione del Tar di Parma- spiega Rainieri- avrebbe come sicura conseguenza un aggravio a carico di cittadini e imprese di costi e disagi per ottenere giustizia, mentre è dubbia l’economicità della chiusura”.
Condivisione sulla mancata economicità dell’eventuale chiusura e sull’aggravio di costi per cittadini e imprese anche dai consiglieri Foti (Fdi), Aimi (Fi), Lori e Massimo Iotti (Pd), Igor Taruffi (Sel) e Gian Luca Sassi (M5s).