A una mamma (di Raffaele Crispo)

A una mamma

Straordinaria moglie e mamma
al tuo pensier il cuor si infiamma,
noi che sentiamo per te il vero affetto di figli
e siam cresciuti con i tuoi precetti e i tuoi consigli;
amabile donna e maestra
per te la vita è stata una palestra
un’alternanza di corse e di esercizi
ci hai insegnato a non avere vizi.
Infondevi in tutto ciò che facevi una forte passione
ed ogni evento provocava in te una grande emozione;
parlavi ed agivi sempre con il cuore
ovunque davi tanta pace e tanto amore.
Ma la Fede era la tua più grande ricchezza
che ti allontanava da ogni fragilità e debolezza.
La bontà era la tua bandiera
quando ti prodigavi per il prossimo eri ancor più vera;
una vita intera dedicata alla scuola
non ti è mancata mai la parola.
Ti contraddistinguevi sempre per la tua classe
non disdegnavi di frequentare il popolo e le masse,
ogni tanto ti prendeva la tristezza
ma ti tirava su un’affettuosa carezza.
Per tanti anni gioie e dolori,
in te un confluire di tanti amori .
Indimenticabile era il tuo sguardo
quando volevi raggiungevi ogni traguardo,
ai fornelli eri una vera regina
c’erano buoni odori nella tua cucina.
Non stavi mai ferma e davi a tutti una scossa
e tanta gente alla tua dipartita si è commossa.
Vorremmo ancora ascoltare la tua voce
ma adesso sei tra le braccia di chi era in croce.
Sei stata e sarai sempre insostituibile
e il tuo ricordo sarà per noi in eterno inestinguibile.

Raffaele e Maria Teresa

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