Aeroporto Verdi, Nocargoparma: “Sono state compiute scelte incomprensibili e inaccettabili”

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In attesa che i nostri legali ci traducano il burocratese utilizzato nella Delibera della Regione Emilia -Romagna, come semplici cittadini quali siamo non possiamo non esprime alcune semplici deduzioni.

Il masterplan 2018-2025 prevedeva due cose alle quali ci siamo opposti e alle quali continueremo ad opporci e che sono state oggetto di precise promesse elettorali.

La prima è l’allungamento della pista che come dichiarato serve per poter far arrivare a Parma gli aerei di grandi dimensioni, tipo Airbus 330 con un’apertura alare fino a 65 metri contro i 30 degli attuali aerei e con un peso al decollo di 350 tonnellate da utilizzare per le merci.

La seconda è la realizzazione di un polo logistico con nuovo magazzino merci.

Il masterplan a cui hanno detto SI i vari enti della Conferenza dei Servizi, compreso il Comune di Parma prevede esattamente queste due modifiche all’assetto infrastrutturale dell’attuale aeroporto.

Tant’è che Sogeap, la società che gestisce l’aeroporto, esprime mezzo stampa “grande soddisfazione” e ne ha tutte le ragioni…2 cose ha chiesto e 2 cose le sono state date.

Perdipiù, le vengono anche dati 12 milioni di soldi pubblici per realizzarle.

Questi sono i fatti, fatti reali che però essendo scomodi perché vanno a cozzare con quando i cittadini si sono sentiti promettere vanno stravolti, rivisti, camuffati…ed ecco comparire frasi nella Delibera Regionale come “la funzione di trasporto merci debba essere svolta con gli aeromobili per il trasporto passeggeri e comunque attraverso aerei che presentino caratteristiche tecnologiche non inferiori a quelle degli aeromobili utilizzati per il trasporto passeggeri”…. esattamente quanto detto da Sogeap nel Masterplan…per il trasporto merci verranno utilizzati aerei tipo l’Airbus 330 che può essere allestito a cargo o a passeggeri.

Purtroppo, Parma si troverà con un’infrastruttura aeroportuale con una pista che consentirà decolli e atterraggi di aerei molto più grandi e pesanti e pertanto molto più rumorosi ed inquinanti che sorvoleranno a bassa quota km di territorio anche cittadino e sarà poi il mercato a decidere se saranno passeggeri o cargo.

 

† Terra Santa 10 – Il “velo di Veronica”, un’altra stella femminile che brilla nella cristianità (di Andrea Marsiletti)

 

Per attuare questa scelta che segnerà per sempre il futuro della città e la qualità della vita di tanti cittadini, è stato deciso di andare contro a tutti i principi oggi più pressanti e improrogabili che mai.

Si è scelto, infatti, di cementificare terreno agricolo nonostante la crisi climatica che chiede consumo di suolo zero.

Si è scelto di introdurre una nuova fonte inquinante nonostante la qualità dell’aria imponga di ridurre le emissioni.

Si è scelto di investire sul mezzo di trasporto più impattante nonostante ci fossero le alternative.
Si è scelto di attivare un modello di sviluppo del territorio che contrasta con la vocazione e l’identità di Parma.

Scelte dal nostro punto di vista incomprensibili e inaccettabili.

Nocargoparma

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