
29/01/2013
h.16.20
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha emanato l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale.
Il provvedimento, si legge in una nota dell’Ansa, pone le basi per il riordino organico del settore e sarà ora inviato alla Conferenza Stato-Regioni per la necessaria intesa.
Tre le principali linee di indirizzo del Piano: l’individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, l’adozione di piani di riequilibrio economico-finanziario, l’incentivazione delle Reti Aeroportuali e la razionalizzazione dei servizi di navigazione aerea e dei servizi generali alla clientela.
Definiti gli aeroporti di interesse nazionale, che sono 31 e saranno oggetto di interventi infrastrutturali.
Nessun nuovo scalo verrà realizzato. Gli scali non di interesse nazionale, tra cui figura anche il Giuseppe Verdi di Parma, dovranno essere trasferiti alle Regioni competenti, che ne valuteranno la diversa destinazione d’uso e/o la possibilità di chiusura.
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Piano aeroporti – Peri: “Solo notizie stampa. Ne discuteranno le Regioni col prossimo Governo”
In relazione al piano nazionale degli aeroporti annunciato dal ministro alle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, l’assessore regionale Alfredo Peri ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Apprendiamo solo attraverso i comunicati stampa dell’avvenuta approvazione del Piano Aeroporti da parte del Governo uscente. E’ evidente che ne dovrà seguire un’attenta analisi, in particolare da parte delle Regioni che non sono state preventivamente informate nel merito. Ancor più in relazione al fatto che, secondo la proposta del Governo, alle Regioni verrebbero attribuite competenze poco chiare. La proposta formalizzata da questo Governo non potrà che essere rivalutata dal nuovo Governo che uscirà dalle prossime elezioni e dal necessario ed approfondito confronto con le Regioni”.
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AEROPORTO VERDI: PDL, “ESLUSO PERCHÈ NON DIFESO DA PD E 5 STELLE”.
“Una pessima notizia per Parma e la riprova che le amministrazioni locali targate 5 Stelle e PD sono incapaci di salvaguardare ciò che è importante per lo sviluppo del nostro territorio, come è appunto un’infrastruttura strategica quale l’Aeroporto civile”. Questo il commento che hanno rilasciato i candidati di Parma nella lista del PdL per la Camera dei Deputati, Cinzia Camorali, Laura Schianchi e Simone Orlandini riguardo l’esclusione dell’Aeroporto Giuseppe Verdi dall’elenco di quelli da preservare a livello nazionale.
“Gli indirizzi per il nuovo piano nazionale aeroportuale non si sono basati su elementi puramente numerici – hanno spiegato i tre candidati del partito guidato da Silvio Berlusconi – perché, come è evidente, sono state previste alcune eccezioni quali Rimini e Salerno che non raggiungono i 500.000 passeggeri annui. Tra queste eccezioni ci poteva benissimo stare anche Parma ma la sua posizione non è stata portata con adeguata forza presso il governo Monti. Quest’ultimo esecutivo ha dalla sua dimostrato di non avere granché a cuore le sorti della nostra città e della sua provincia in questo adeguandosi alla predominante sinistra in Emilia-Romagna che ha da sempre considerato Parma e l’Emilia Occidentale come una succursale.
Del resto che Monti e i suoi abbiano un occhio di riguardo per il PD e le sue posizioni lo dimostra ampiamente la vicenda MPS. Ora la sopravvivenza del Verdi è legata principalmente all’interesse della Regione Emilia-Romagna, che fino ad ora si è disinteressata di tale scalo preferendo investire, o meglio buttare, diversi milioni di euro per difendere l’Aeroporto di Forlì, che è in una posizione decisamente meno strategica del nostro. Certo sará necessario trovare soci privati disposti a investire ma senza l’interesse delle amministrazioni locali e soprattutto di quello regionale tutto sarebbe inutile. Sarà comunque nostra premura, come PdL, riportare a Roma il problema di non far perdere a Parma e all’Emilia occidentale lo scalo passeggeri facendo cambiare la suddetta decisione”.