Ahimé – primo Festival Interculturale presso il Museo di Arte Cinese ed Etnografico

Presentato il Festival Interculturale Ahime’ che si terrà il 27 e 28 Settembre e il 14 Ottobre presso il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico. Il Festival è promosso da Colori d’Africa Aps, con il contributo di Fondazione Cariparma e Comune di Parma. Nicoletta Paci Assessora alla Cooperazione Internazionale e Diritti dei Cittadini ha condotto una conferenza stampa che ha visto numerosi ospiti presentare un’iniziativa che vuole diventare un appuntamento annuale e posizionarsi già tra quelle previste da Parma2020.

Bessou GnalyWoh Presidente Associazione Colori d’Africa, ha spiegato come “Ahimé significa andiamo insieme. Una parola che rappresenta bene lo spirito del Festival” Chiara Allegri Responsabile Marketing ed Eventi Museo d’Arte Cinese ed Etnografico ha proseguito nella stessa direzione “Il museo d’Arte Cinese accoglie una cultura altra, ospitando questa iniziativa proseguiamo nella vocazione che di è questo luogo di accoglienza e offerta culturale di qualità”. Giuseppe Luciani Presidente del circolo culturale ” Il Borgo” ha spiegato come il Borgo sarà presente offrendo gli esiti di un convegno che si è tenuto lo scorso maggio “A Parma operano 5.600 imprenditori stranieri. Per citare un dato. La nostra presenza sarà utile per riflettere sulle logiche partendo dai dati, per superare quelle che i sociologi chiamano le logiche dei “senza””.

La presentazione in Municipio del Festival che si aprirà venerdì è stata l’occasione per consegnare a Zhang Changxiao, Presidente di ICCX – Centro Interscambio Culturale Italia-Cina, il premio della prima edizione di Arte e Intercultura. Zhang è uno scrittore cinese che oltre ad aver pubblicato il volume Creuza De Mä (200.000 copie vendute) con cui ha portato in Cina la produzione cantautoriale italiana ha realizzato con la sua associazione un ponte che intreccia cultura, commercio e scambi imprenditoriali. Il compositore Giovanni Amighetti ha spiegato infine come il Festival si svolgerà con tre location tematiche: un’area del Museo sarà dedicata agli incontri e alla conferenze, la parte esterna alle danze e al cibo etnico, e l’ultima alle visite che offrono anche concerti con artisti di grosso calibro della musica africana”. (biglietti acquistabili su www.museocineseparma.org o presso la biglietteria del museo).
Ahymé è un festival che mette in luce come l’integrazione culturale possa contribuire a migliore la qualità artistica e culturale di una città e della sua popolazione. Un momento di incontro fra persone di culture diverse con lo scopo di condividere le proprie tradizioni all’insegna dell’inclusione sociale e della convivenza civile e si svolgerà con il patrocinio dell’Assessorato all’Associazionismo e alla Cooperazione Internazionale del Comune di Parma.

Il festival si articola in tre giornate dedicate alla cultura e alla musica africana con artisti che hanno segnato la storia della world music e altri che stanno raccogliendo importanti consensi: dal celebre volto di RAY LEMA, simbolo portante della musica africana, alla nuova promessa afropop GASANDJI, dal gruppo musicale MOKOOMBA che si sta affermando nel mondo con uno stile afro-fusion elettronico con incursioni reggae, funk e rap, al cantante ivoriano BONI GNAHORÉ padre e mentore della prima vincitrice ivoriano di un Grammy Awards. Presenti inoltre il cantante camerunese DANIEL KOLLÉ e il produttore e compositore world music GIOVANNI AMIGHETTI che eseguiranno in anteprima un brano appositamente commissionato dal festival.

L’iniziativa é stata realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e del Comune di Parma ed è parte integrante del calendario degli eventi di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.

Nel corso delle giornate si terranno inoltre dalle ore 17.30 incontri ad accesso libero che tratteranno di specifici argomenti relativi lo scambio e l’integrazione interculturale con la presenza di cariche istituzionali e personalità della Cultura, mentre la sera si darà spazio ai concerti e alla musica dal vivo. L’esterno del museo ospiterà spettacoli di ballo e danza con la possibilità di assaggiare piatti tipici della cultura africana negli appositi spazi dedicati allo street food.

Prima delle visite-concerti sarà possibile partecipare gratuitamente ad incontri relativi i rapporti culturali tra Africa, Italia e Cina con relatori quali Gino Gandolfi, presidente della Fondazione Cariparma, Nadia Monacelli direttrice del Centro Universitario per la

Cooperazione Internazionale CUCI dell’Università di Parma, Matilde Marchesini, presidente dell’Associazione Sistema Parma per la Cooperazione internazionale, il genetista Dadié Charles Dago, il professor Gabriele Costantino, responsabile del Progetto Food dell’Ateneo di Parma, Enzo Gentile giornalista RAI, Repubblica, Il Mattino saggista e docente presso l’Università Cattolica di Milano, Chiara Allegri responsabile marketing ed eventi per il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, Michele Guerra, Assessore alla Cultura ed alle Politiche Giovanili del Comune di Parma, Nicoletta Lia Rosa Paci, Assessore alla cooperazione internazionale del Comune di Parma, Cécile Kyenge, ex ministro per l’integrazione del Governo Italiano, Zhang Changxiao ovvero Sean White scrittore cinese del best seller Creuza de Mao con cui ha fatto conoscere in Cina i cantautori italiani, promotore di artisti italiani e internazionali in Cina, vincitore del Premio Falcone-Borsellino.


PROGRAMMA di Venerdì 27 Settembre

– Ore 18.30

Saluti istituzionali

. Gino Gandolfi, presidente della Fondazione Cariparma

. Nicoletta Lia Rosa Paci, Assessore alla cooperazione internazionale del Comune di Parma

. Nadia Monacelli direttrice del Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale CUCI dell’Università di Parma

. Matilde Marchesini, presidente dell’Associazione Sistema Parma per la Cooperazione internazionale

. Presentazione del dossier “La Città che accoglie – Prospettive e problematiche per un’integrazione possibile” a cura del Circolo Il Borgo e della redazione di “Shalom” – Comunità Betania

La cultura dell’alimentazione in Italia e Costa d’Avorio princìpi e risorse

. Dadié Charles Dago, phd genetista

. Professor Gabriele Costantino, responsabile del Progetto Food dell’Ateneo di Parma

– Ore 20.00

Rinfresco

– Ore 21.00 visita con musica dal vivo

Boni Gnahoré (Costa d’Avorio) percussionista, cantante e compositore, è una delle figure preminenti delle scena africana in Francia. Vincitore del premio AFAA, svolge inoltre un intensa attività di insegnamento dei fondamenti della musica ivoriana. E il padre di Dobet Gnahoré, vincitrice del Grammy 2010.

Mokoomba (Zimbabwe) offrono un’installazione itinerante in museo, sei grandi musicisti prodotti da Manou Gallo tra sonorità tradizionali africane e contaminazioni elettroniche contemporanee. A Parma dopo la partecipazione al Lollapalooza ed allo Sziget festival.

 

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