Aiello: “Io ci sto”

29/06/2011
h.17.20

Ho apprezzato la lettera del sindaco, la sua genuinità e anche il coraggio che ha dimostrato nel fare, in questo momento, la scelta per lui più difficile e sconveniente. L’hanno apprezzata anche molti cittadini che mi hanno in queste ore fermato ed espresso le loro considerazioni. Questa è la scelta meno comoda, dicevo, perché non girarsi dall’altra parte, come altri compagni di viaggio (e non sto parlando solo di assessori), ma guardare responsabilmente ai cittadini, alle famiglie, lavoratori, artigiani, imprese, non è oggi, certamente semplice. Abbandonare ora infatti, vorrebbe dire lasciare anche a metà tutti i cantieri in corso. Oltre a non adempiere ai pagamenti dei fornitori, quelli che il patto di stabilità ci ha impedito di fare nei mesi scorsi. Con conseguenze che, in ordine sparso, si potrebbe riassumere nel lasciare una città sottosopra, interrompere la sua modernizzazione, il suo sviluppo, negare i pagamenti ai fornitori che sono imprese, persone e famiglie. Significherebbe anche non finire quel percorso di risanamento dal debito che in gran parte, è bene ricordarlo, non è stato causato da questa Amministrazione. Significa anche lasciare la città con un anno di welfare ridotto al minimo e con l’incognita delle tariffe, che molti Commissari hanno immediatamente portato al massimo nella logica di un autofinanziamento per settore.
Si perché, nonostante quanto auspicato da qualcuno il Commissariamento, come ha già detto il collega Marini, porta solo alla paralisi del Comune. E non solo fino alle prossime elezioni, ma almeno per tutto l’anno successivo. Un vero e proprio disastro per la città che l’opposizione non intende riconoscere. Un grave errore politico, sono infatti le dichiarazioni ripetute di prestare la disponibilità solo a condizione che il Sindaco si dimetta. Un’operazione inutile e decisamente impossibile. La minoranza se il Sindaco si dimettesse, non potrebbe in alcun modo prestare alcuna collaborazione, in quanto per norma il Commissario è autonomo e solitario.
Pertanto la volontà del Sindaco di andare avanti fino a quando non ha raggiunto quei tre, quattro obiettivi fondamentali per la Città, mi vedono, non solo d’accordo, ma anche disponibile alla collaborazione, in un’idea di Amministrazione responsabile, ma che tuttavia ha concluso il suo percorso politico. Per questo io ci sto, per questo mi hanno fatto piacere le prese di posizione di alcuni miei colleghi e della maggioranza.
Legittima peraltro anche la scelta non collaborativa della sinistra, non li biasimo, ma condividere la protesta di piazza dei centri sociali, la dice lunga di una maturità non ancora raggiunta, di un passato che la sinistra moderna non sa proprio scrollarsi di dosso. Nessuno avrà il coraggio di fare chiarezza sugli scontri di ieri, sul fatto che la Polizia si è trovata oggetto di cariche, uova ed epiteti, nessuno oggi ha il coraggio di perseguire chi è funzionale al disegno. Per questo la mia solidarietà va in primis alle forze dell’ordine, quindi a quei dipendenti comunali che non c’entrano nulla e collaborano con grande senso di responsabilità, che sono stati aggrediti e, infine, alla città che non merita una caccia alle streghe di stampo medievale.

Giorgio Aiello

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29/06/2011
h.17.30

Soliani (PD): “Il Sindaco restituisca oggi la città ai parmigiani, solo le sue dimissioni possono ridare a Parma dignità e fiducia”.
“La nostra città sta vivendo un passaggio cruciale della sua storia civile e democratica. Tutti ne siamo consapevoli. La sofferenza è profonda. Fuori di Parma ci chiedono conto di quello che sta accadendo. Fatti gravissimi che mettono in luce un modo di essere. Tutti abbiamo la responsabilità di aprire a Parma, da subito, una storia nuova, con i passaggi che saranno necessari ancorché dolorosi.
Amministrare una città è una cosa molto seria, la moralità pubblica è una cosa molto seria. Efficacia e legalità non sono separabili. Più importante del “fare” è il fare bene. Il fare disonesto, che vive nell’ombra, non può essere tollerato in una democrazia fondata sulla priorità del bene comune, sulla trasparenza, sul rispetto delle leggi e delle regole. Chi ruba denaro pubblico che appartiene ai cittadini, va perseguito. Chi deve controllare collaboratori e dirigenti, e non lo fa, non è adatto al ruolo, tradisce la responsabilità che i cittadini gli hanno affidato, mina alle fondamenta l’intero suo progetto per la città. Il Comune non è cosa propria. Caterina da Siena diceva ai politici del suo tempo: “La città vi è prestata”. Il Sindaco restituisca oggi la città ai parmigiani, solo le sue dimissioni possono ridare a Parma dignità e fiducia.
Non vi sono soltanto opere da completare o risanare. Vi è una malattia morale, nella città, da guarire perché senza moralità non vi è credibilità e senza credibilità una città non regge di fronte al mondo. Nessuno può farlo al posto dei parmigiani. I cittadini ne sono consapevoli e chi ha guidato fin qui la città non può esserlo di meno. Non può darsi da sé altro tempo dopo quello che ha sprecato.
Il cammino per risorgere non sarà breve, ma l’inizio del cambiamento non può attendere oltre.
Il poeta Mario Luzi, che visse nella nostra città negli anni ’50, in una delle stagioni più feconde della sua vitalità culturale, guardando all’Italia nel 1994 ebbe a scrivere: “Rottami e maschere ingombrano la scena”. Questo è vero ancora oggi per l’Italia e anche per Parma, i cui governi da anni sono legati dalla stessa solidarietà politica. Chiudere il sipario è la cosa più dignitosa che possiamo fare ed essa è tutta nelle nostre mani. A cominciare dal Sindaco”.
Motta (PD): “Necessarie le dimissioni del sindaco Vignali”
“Il sindaco Vignali si appella alla città, chiede sostegno, annuncia la fine di una stagione politica e sua personale, ammettendo errori e annunciando che intende rimanere in carica solo il tempo necessario per concludere alcuni passaggi amministrativi ritenuti decisivi per il futuro di Parma. Non è questo che serve alla città e che la città attende».
«Amministrare significa porsi al servizio della propria comunità e nella situazione che si è determinata scongiurare una paralisi amministrativa che lacererebbe ancora di più il tessuto cittadino. Il sindaco ha il dovere di far sì che ciò non accada, e per questo sono necessarie le sue dimissioni. È una questione di rispetto nei confronti dei cittadini, un’ineludibile assunzione di piena responsabilità rispetto alle scelte compiute in questi anni».
«Parma ha bisogno di riconoscersi in un progetto di cambiamento profondo, morale e politico e di poter continuare a credere nelle istituzioni che la rappresentano. Il sindaco e le forze politiche che lo sostengono avrebbero dovuto ascoltare gli allarmi che i gruppi di opposizione in Consiglio comunale, e in particolare il gruppo del PD, hanno rivolto da tanto tempo all’Amministrazione e che sono stati invece puntualmente respinti con arroganza e perfino dileggio».
«Bisogna voltare pagina e consentire alla città di ritrovarsi di nuovo unita per affrontare questo difficile momento e tornare a credere che la trasparenza, il rispetto delle regole, l’onestà, la buona e corretta amministrazione, non sono slogan ma atti concreti quotidiani che richiedono coerenza. I cittadini di Parma lo meritano e il Partito Democratico sta dalla loro parte”.
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29/06/2011
h.17.30

La Segreteria Provinciale della Lega Nord, alla luce dei fatti che hanno coinvolto dirigenti del Comune di Parma, ed dell’annunciata volontà del Sindaco, Pietro Vignali, di non ricandidarsi alle prossime elezioni, ribadisce preoccupazione per la salute economica del Comune, auspicando che le vicende politiche che hanno interessato la maggioranza (di cui la Lega Nord non fa parte essendo all’opposizione), non interferiscano negativamente nel processo di risanamento dei conti del Comune.
Per Roberto Corradi ed Andrea Zorandi, rispettivamente Segretario provinciale e Segretario Cittadino della Lega Nord: “Con le dimissioni di assessori e la rinuncia ad una seconda candidatura da parte di Vignali, prendiamo atto del fallimento di un modello politico-amministrativo che aveva fatto dell’autoreferenzialità la propria regola di funzionamento.
La Lega Nord ha svolto con coerenza il proprio ruolo di opposizione, nei confronti delle tante scelte, troppe, inopinatamente “calate dall’alto” da un’Amministrazione comunale restia al confronto e refrattaria alle numerose proposte costruttive (e non demagogiche), formulate dal Carrocio parmigiano.
Auspichiamo che nei pochi mesi che ancora restano all’Amministrazione, vengano utilizzati per rivedere scelte precedenti, rivelatesi sbagliate, ed altresì per fare chiarezza su vicende (vedi l’inceneritore di Parma), che meritano approfondimenti e chiarimenti che i cittadini chiedono da tempo sia al Comune che alla Provincia di Parma.
Prendiamo atto della fine di una stagione politica che non abbiamo mai condiviso; certi che gli elettori, quando saranno chiamati ad esprimersi, sapranno premiare la coerenza della Lega Nord ed il contenuto delle nostre proposte per il risanamento ed il rilancio di una Città che non può, e non deve, rassegnarsi ad un futuro da “serie B”.”

Lega Nord Parma

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30/06/2011
h.10.40

Ill. mo Sig. Sindaco,
prima di tutto vogliamo esprimere tutto il nostro dispiacere per la vicenda che, pur riguardando responsabilità di singoli, di fatto colpisce anche noi quali parte dell’Istituzione nei confronti della quale sentiamo di avere un forte senso di appartenenza.
Se in modo generico si individuano nella dirigenza e nella burocrazia la causa e l’origine dei problemi e della possibile degenerazione, ci sentiamo colpiti personalmente e ingiustamente, come dirigenti che operano con spirito etico di servizio nei confronti della città.
Troppo spesso è accaduto in passato che, anche nominativamente, i dirigenti venissero indicati alla stampa, talvolta in modo ingiustificato. Anche sabato scorso, si è usata una modalità comunicativa analoga per i colleghi responsabili di area, nei confronti dei quali esprimiamo la nostra solidarietà.
Confermiamo di voler continuare ad esercitare la nostra funzione gestionale, prevista dalla legge, in modo collegiale.
Chiediamo, infine, che questa lettera aperta non venga usata in modo strumentale da nessuna parte politica. Noi dipendenti comunali siamo al servizio della città e della comunità tutta con orgoglio e dedizione.

La Conferenza dei Dirigenti del Comune di Parma

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