Al via il Summer Reggia Opera Festival nel giardino della Reggia di Colorno

 La musica riparte alla grande a Colorno che sta scaldando i motori per l’Ottava edizione del “Summer Reggia Opera Festival”. Un cartellone davvero stellare che inaugura il 29 giugno (ore 21.30) con l’Opera “Norma” di Vincenzo Bellini, una coproduzione di Parma OperArt, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Teatro “G. Borgatti” di Cento.
Norma è interpretata dal soprano Renata Campanella e Pollione da Fabio Armiliato , tra i tenori più rilevanti della scena lirica internazionale.

Il tema della scissione tra amore e vocazione è quello che impernia Norma. La storia è ambientata al tempo dei Celti, in una foresta sacra dei Druidi. Norma è una sacerdotessa del culto celtico, si è consacrata a Dio ma per amore tradisce la sua vocazione: l’amore per Pollione dal quale nascono due figli. Con loro, porta in grembo anche la sua scissione: da un lato la ieratica sacerdotessa, dall’altro la donna che si confronta con l’amore e la maternità. Non manca la gelosia e Adalgisa, giovane e candida novizia, interpretata da Yulia Merkudinova , si interpone fra loro.

Nel settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri l’opera belliniana rievoca in sé la Commedia dantesca, permettendo ad ognuno di riconoscere l’umanità che circonda entrambe le opere. L’inferno è vivo, umano, tangibile, violento e passionale così come il mondo che troviamo in Norma. Questo è stato lo spunto per gli elementi scenografici narrativi: un grande albero rievoca la metamorfosi dei suicidi che avendo rifiutato il loro corpo, sono costretti ad essere una inferiore forma di vita (vermo reo che l’mondo fora): risale dagli inferi, caratterizzata dalle sue tre facce, una corporeità prorompente con grandi ali scure tali da inglobare il bene quale ribaltamento di tutti i valori. Vedremo – secondo l’interpretazione registica di Maria Cristina Osti – nella sinfonia iniziale il signore d’inganni, Loki, il non demonio cristiano, dio della grande astuzia e della distruzione, interpretato dal danzatore Paolo Garbini , pronto per un gioco seduttivo del male nei confronti di Norma.

Altro fondamentale simbolo è la Luna, interpretata da Daniela Patrocini, lo strumento cosmico che segna il cammino del “viator” ed è profondamente legata al ciclo della nascita, della morte, della fertilità femminile, dell’io nascosto, dell’esoterico, dell’eterno ritorno. La scelta di Norma induce la Luna, saggezza celata, a coprirsi per lo sdegno. Nella veglia nascosta sui suoi figli, la Luna, simbolo di ambivalenza (vita e morte), rimane regina madre, sacerdotessa, pronta al suo inizio passivo; è colei che detta i segni del cielo avvolgendo tutte le facce di Norma. E’ il trionfo del femminile: generosità, rinuncia, sorellanza, riscatto, sacrificio sublimato nella catarsi paradisiaca finale.

Nel cast anche Alberto Bianchi Lanzoni è Oroveso, e poi Vittoria Brugnolo (Clotilde), Stefano Colucci (Flavio), Diana Rivaroli e Francesco Ferri (Due Fanciulli). Le scene sono a cura di Alessandro Ramin, l ’ Orchestra Città di Ferrara  sarà diretta dal M° Lorenzo Bizzarri, il Coro “G. Verdi”  sarà diretto da  Mirko Banzato. Trucco e parrucco di Serena Ballerini.
 
Il 6 luglio (ore 21.30) è la volta di una delle opere Pucciniane tra le più amate dal pubblico di tutto il mondo: “La Bohème” (libretto di G. Giacosa e L. Illica).

L’opera narra della commovente storia di Mimì, gaia fioraia, interpretata da Yulia Kuchina , nell’atmosfera parigina del Natale, tra balocchi e fiocchi di neve si cela un presagio funesto per la protagonista pucciniana. Una partitura a tratti frizzante e a tratti triste e commovente.

La storia d’amore di Rodolfo, interpretato da Ugo Tarquini , e Mimì colpisce la sensibilità dell’animo femminile così come colpiscono tutte le eroine di Puccini, compositore che più di ogni altro ha amato e composto per le donne.
L’Opera, ispirata al romanzo di Henri Murger “Scènes de la vie de bohème”, narra dell’esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti bohèmien ed è ambientata nella Parigi del 1830. Igor Stravinskij affermò: “Più invecchio e più mi convinco che La Bohème è un capolavoro e che adoro Puccini”.

La produzione è di Parma OperArt e, nel rispetto della tradizione, dal punto di vista dell’allestimento e dei costumi, intende ricreare quell’atmosfera dei cieli bigi dove fumano i mille comignoli di Parigi. Non dunque una Bohème colorata poiché la spensierata gioventù di un poeta, un pittore, un filosofo ed un musicista, divertenti, scanzonati e squattrinati, fa da contraltare alla vicenda semplice e tragica di un amore spezzato da un morbo fatale che, nell’Ottocento era la tisi e che ai giorni nostri è il Covid. Perciò una storia che si ripete e che rimane sempre attuale.
Nei quattro giovani bohemien c’è un po’ la filosofia del “domani è un altro giorno”, una visone ottimistica nonostante la situazione in cui vivono: un pasto racimolato, un bicchiere di vino rubato, disposti a gettare alle fiamme i loro lavori pur di ravvivare il fuoco per scaldarsi e così via. E poi soprattutto l’essere innamorati che a quell’età fa dimenticare ogni cosa negativa e sperare nel domani. Ma i sentimenti di gioia iniziano ad opacizzarsi nel terzo atto, con freddo e neve, per culminare nel tragico evento che conclude l’opera con una delle eroine pucciniane tra le più strazianti. I quattro bohemien, oltre al tenore Ugo Tarquini (Rodolfo), sono il baritono Marco   Camastra nel ruolo di Marcello, innamorato di Musetta interpretata da Deborah Solange Martinez , poi Schaunard interpretato dal baritono Alberto Bonifazio e Colline interpretato dal basso Alberto Bianchi . Due ruoli veramente esilaranti dell’opera, Benoit e Alcindoro, sono interpretati da un veterano in quest’opera: il bass baritone Franco Montorsi . La Corale Lirica San Rocco è diretta da Marialuce Monari e l’orchestra Città di Ferrara è diretta dal M° Lorenzo Bizzarri. Regia di Eddy Lovaglio. Costumi di ArteScenica, Trucco e Parrucco Serena Ballerini.
 
Il 13 luglio (ore 21.30) la terza produzione lirica di Parma OperArt: “Elisir d’amore” di G. Donizetti. Opera fresca, divertente, colorata. E’ una delle opere più giocose di Gaetano Donizetti e conosciute soprattutto per l’aria patetica “Una furtiva lacrima” che spesso si esegue in concerto. L’inventiva melodica di quest’opera riesce a farla amare fin da subito poiché si sposa alla perfezione con la vena buffa dell’opera stessa. Gli interpreti sono: il tenore Paolo Lo Biundo nel ruolo di Nemorino, il soprano Claudia Nicole Calabrese nel ruolo di Adina, il baritono Carlo Morini nel ruolo di Belcore, il basso Alberto Bianchi nel ruolo del dottore Dulcamara , il soprano Medea De Anna nel ruolo di Giannetta. Un cast di giovanissimi selezionati dai migliori concorsi lirici con il gradito ritorno in Reggia di un veterano del ruolo come il baritono Carlo Morini. Nel cast anche un’attrice, Maria Antonietta Centoducati, che interpreta il ruolo del “servitore di Dulcamara”, un inserimento voluto dalla regista Eddy Lovaglio che introduce nell’opera una citazione Felliniana: il personaggio di “Gelsomina” e di “Zampanò” del film “La strada”. Dulcamara va di piazza in piazza, di paese in paese, a vendere il suo elisir ma si rivela un ciarlatano e può essere associato allo Zampanò di Fellini, il suo servitore veste i panni di “Gelsomina”. Una visione registica che unisce due mondi artistici: il mondo dell’opera e quello del cinema. Ma la premessa in quest’opera è la paura d’amare che viene sottolineata dal primo quadro iniziale dell’opera che, poi, ha un lieto fine. La Corale Lirica San Rocco è diretta da Marialuce Monari e l’orchestra Città di Ferrara dal M° Lorenzo Bizzarri.
 
Il 20 luglio (ore 21.30) il festival cambia genere e presenta un GALA MUSICAL con la famosa show-girl bulgara Desislava Nikolova, in arte DAISY , nota come interprete per innumerevoli musical verrà per la prima volta in Italia con un suo spettacolo in una breve tournée e la Reggia di Colorno è una delle sue tappe. Artista completa con una carriera stellare alle spalle che unisce bellezza e bravura. Le coreografie sono di Annarita Possezzere e danzatori e danzatrici che si esibiranno con lei sul palco sono di Arp Dance Company . Il pubblico avrà l’opportunità di assistere a quadri coreografici cantati dal vivo da DAISY, e danzati, con le canzoni più belle che hanno fatto la storia del musical: Chicago, Cabaret, Greese, Mamma mia, Chaplin, Pussicat Dolls, Cats, Saranno famosi e altre soprese ancora.
 
Il 30 luglio (ore 21.00) nella Cappella di San Liborio, interna alla Reggia di Colorno, gli artisti – M° Roberto Barrali , pianoforte, Angela Gandolfo , soprano, Coro Sine Nomine diretto dal M° Elena Rosselli – eseguiranno il Requiem di John Rutter in omaggio alle vittime del Covid. Come lo scorso anno, il festival intende chiudere con una pagina musicale che non può lasciare indifferenti. Il Pie Jesu del “Requiem” di John Rutter è veramente un gioiello melodico, dolce e raffinato ad un tempo, una musica che ricorda Faurè ma al tempo stesso se ne discosta.
Accostarsi alla figura del compositore John Rutter (classe 1945) significa in qualche modo confrontarsi con gli ultimi quarant’anni della storia musicale sacra inglese, attraverso i suoi esponenti di maggior spicco e le sue prestigiose compagini corali.

La partitura, terminata nel 1985 e che Rutter dedicò alla memoria del padre, nei primi sei mesi dalla pubblicazione conobbe più di cinquecento esecuzioni solo negli Stati Uniti d’America, dove risuonò anche durante le commemorazioni ufficiali all’indomani dell’attentato dell’11 settembre 2001.
Un’opera condotta all’insegna della più semplice e assoluta linearità melodica, dove anche rigore e perfezione tecnica identificano la propria ragion d’essere in un senso di avvolgente bellezza e luminosa spiritualità.
 
Il SUMMER REGGIA OPERA FESTIVAL è organizzato da PARMA OPERART in collaborazione con Antea Progetti e Servizi per la cultura ed il turismo scrl, Comune di Colorno e Provincia di Parma e grazie al sostegno di Fondazione Cariparma, Regione Emilia Romagna. Sponsor principali Transfer Oil, Chiesi Farmaceutici Spa e Belletti & Ferrari, oltre a New Imagine e Serena Ballerini Make up.
 
Gli spettacoli si terranno nel rispetto delle normative anti-Covid assicurando il palco “Covid free” e ingresso del pubblico con autocertificazione, distanziamento e mascherine. Per evitare assembramenti l’ingresso sarà dalle ore 20.30 con biglietto unico acquistabile online sul sito della Reggia di Colorno: http://reggiadicolorno.it/prodotti/spettacoli/
Informazioni: Tel. 0521 313790, oppure Parma OperArt: 393 0935075

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