Al via la 27esima stagione del Teatro del Tempo: sei spettacoli e un laboratorio

l cartellone 2025/2026 celebra Pasolini, il teatro metateatrale, storie di treni e il quotidiano del lavoro, con un laboratorio aperto a tutti guidato da Massimiliano Sozzi

di Tatiana Cogo

Il Teatro del Tempo (borgo Cocconi, 1) alza il sipario sulla sua 27esima stagione teatrale, un cartellone che unisce memoria, narrazione e formazione, confermando il piccolo spazio teatrale dell’Oltretorrente come presidio culturale della città. Sei spettacoli e un laboratorio caratterizzano la stagione 2025/2026, presentata giovedì 16 ottobre in Fondazione Monteparma, alla presenza di rappresentanti istituzionali, del management teatrale e della direttrice artistica Simonetta Sorba.

Il Teatro del Tempo, fondato da Luca Ambanelli, ha da sempre trovato sostegno nel Comune di Parma e nella Fondazione MonteParma, a cui si aggiungono Egidio Amoretti e la sua famiglia e la Fondazione Prof. Roberto Massini, contributi fondamentali per la sua continuità e crescita. Accanto alle sedi dell’Università di Parma, alla Biblioteca Civica e ai Circoli culturali, il teatro ha mantenuto negli anni la sua identità: collaborazione con artisti locali, attenzione alla musica e al legame con la letteratura, da Shakespeare a Tolstoj fino a Joyce.

La stagione si apre 25 e 26 ottobre con “Le Belle Bandiere – Canto per la vita di Pasolini”, di e con Miriam Camerini e Rocco Rosignoli, un omaggio a cinquant’anni dalla morte del poeta attraverso letture, poesie e canzoni.

L’8 e 9 novembre spazio a “I Giocatori – Dialoghi in tre atti per tre giocate con finale”, di e con Carlo Ferrari e Savino Paparella. Uno spettacolo metateatrale in cui il gioco diventa motore dell’azione scenica e riflessione sul ruolo stesso dell’attore e del teatro.

Il 14 e 15 novembre arriva “Dondolati dal vagone. Storie di treni” con Mattia Toscani, affiancato da una giovane attrice, che racconta il treno come simbolo, metafora e protagonista di incontri e storie di vita.

Il 29 novembre sarà in scena Christian Poggioni con “Tradimenti – Da Erodoto a Totò”, viaggio tra comicità, poesia e dramma alla scoperta del tradimento nella storia, nella letteratura e nella vita quotidiana.

Il 2026 si apre con “Storie da Bar” (13 e 14 febbraio), tratto da Bar Sport e Il Bar sotto il mare di Stefano Benni, interpretato da Andrea Lupo. L’ironia, la comicità e la poesia dei personaggi eccentrici dei bar italiani diventano teatro senza tempo, celebrando la vita quotidiana e le sue follie.

A chiudere la stagione, 6 e 7 marzo, “Smart Work”, diretto da Gianluca Vetromilo con Francesco Rizzo, affronta le implicazioni sociali del lavoro moderno tra call center e consegne a domicilio, raccontando il desiderio universale di trasformare il sopravvivere in vivere.

Accanto agli spettacoli, il laboratorio teatrale di Massimiliano Sozzi, aperto a ragazzi e adulti con e senza esperienza, avrà il primo incontro con prova gratuita mercoledì 29 ottobre alle 21. Un’occasione unica per sperimentare il fascino del palcoscenico, approfondire tecniche di recitazione e partecipare attivamente alla vita culturale parmense.

Con questo cartellone, il Teatro del Tempo conferma la sua vocazione a essere spazio di memoria, innovazione e formazione, un luogo di cultura capace di coniugare letteratura, musica e teatro contemporaneo per tutte le generazioni.

Info: www.teatrodeltempo.it, mob +39 340.3802940.

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