Alla Villetta Cerimonia in memoria dei Caduti della Divisione “Acqui

 Il 23 settembre 1943 veniva a compimento l’ordine, al di fuori delle regole della guerra, di Hitler, di uccidere tutti gli italiani sull’isola di Cefalonia. La città di Parma ha perso su quell’isola 130 uomini. Alcuni mesi fa è mancato l’ultimo sopravvissuto parmigiano di quella feroce pagina di storia. 

Nel 78° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui si è tenuta, in mattinata, una cerimonia ufficiale di commemorazione, cui hanno partecipato autorità civili e militari e i famigliari dei caduti, che si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro sotto la stele monumento che ricorda i nostri caduti accompagnata dall’inno italiano e dallo schieramento dei labari e del gonfalone della città.

“Ricordiamo vite offerte sull’altare della Patria, ma anche strappate contro la loro volontà e con una storia di Resistenza verso ciò ritenevano inappropriato, ingiusto, qualcosa che strappava l’identità stessa della nostra Nazione. Avrebbero potuto salvarsi solo se fossero stati indifferenti alla Patria a cui appartenevano e onoravano” ha detto il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni che ha rappresentato l’Amministrazione Comunale durante il suo discorso ufficiale “La fatalità e la drammatica vicenda storica della Divisione Acqui vanno colti come elementi che costituiscono il nostro essere di oggi”.

Prima della Messa, celebrata da Padre Giovanni dei Frati Minori della Santissima Annunziata, Fabrizio Prada Presidente Associazione Divisione Acqui – Sezione Parma ha ricordato come l’impegno delle associazioni e della città prosegua nel segno di mantenere viva la memoria degli accadimenti di Cefalonia grazie al progetto Le memorie di pietra e che, con il sostegno di  ANMIG – Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, verranno valorizzati e restaurati, a partire dai prossimi mesi, il monumento ai caduti della Villetta, il cippo presso il Parco Ducale e quello nei pressi della Scuola Martiri di Cefalonia in quartiere Montanara. 

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