All’Ospedale di Vaio è arrivata “Una cicogna per la sclerosi multipla”

All’Ospedale di Vaio la cicogna ha portato un premio davvero speciale: il riconoscimento di ONDA, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. In questo Ospedale dell’AUSL, infatti, è assicurato un percorso di presa in carico delle donne con sclerosi multipla che desiderano diventare mamme.

“All’Ospedale di Vaio – spiega Ilaria Pesci, responsabile del Centro sclerosi multipla dell’Ospedale di Vaio – è operativo un percorso ambulatoriale dedicato alle donne con questa patologia che desiderano avere un figlio o che sono già in dolce attesa. Un’équipe composta da ginecologi, neurologi e psicologi accompagna la donna nel viaggio verso la maternità. Attualmente, conclude la responsabile, stiamo seguendo una decina di future mamme”.

La sclerosi multipla è una malattia cronica e progressiva diagnosticata nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 40 anni. Un tempo alle donne con questa malattia era fortemente sconsigliato avere figli. Oggi le evidenze scientifiche dimostrano che è possibile realizzare questo progetto di vita senza modificare a lungo termine l’andamento della malattia e senza causare danni al nascituro. Il progetto ”Una cicogna per la sclerosi multipla” vuole quindi lanciare alcuni importanti messaggi: si può diventare mamme con la sclerosi multipla; la sclerosi multipla non è trasmissibile ai propri figli; le terapie modificanti il decorso della malattia non rappresentano un ostacolo assoluto al progetto di gravidanza.

Sono stati 77 i Centri in Italia premiati da ONDA nell’ambito del progetto “Una cicogna per la sclerosi multipla”, realizzato con il patrocinio di AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla e SIN, Società Italiana di Neurologia. Nel sito www.ondaosservatorio.it l’elenco delle strutture a cui è stata assegnata la “Cicogna”.

L’Ospedale di Vaio, così come anche l’Ospedale Santa Maria di Borgotaro, non è nuovo ai riconoscimenti di ONDA. Infatti, negli anni, i due ospedali dell’AUSL hanno ricevuto i “bollini rosa” a conferma della particolare attenzione data alle donne, nei percorsi di cura e assistenza offerti.

lombatti_mar24