Ancora in difficoltà l’agricoltura parmense

17/07/2009
h.14.00

Un’agricoltura su cui pesano troppi costi, soprattutto quelli energetici e per i mangimi. È ancora un quadro di difficoltà quello che emerge dall’annuale “Rapporto sull’agricoltura parmense 2008” del Gruppo Bizzozero, presentato oggi in Provincia.
Realizzata con il sostegno dell’Ente di piazza della Pace, l’analisi conferma un andamento già rilevato lo scorso anno e cioè come il settore dell’agricoltura si trovi, anche nel parmense, in un momento molto critico, penalizzato soprattutto dalle tante spese che le aziende devono sostenere. Insieme ai problemi nell’incontro di stamattina sono stati evidenziati anche i possibili rimedi.
“Il Rapporto conferma le preoccupazioni già manifestate nel corso della Conferenza Provinciale e offre a tutti i portatori d’interesse un quadro di riferimento che necessita di interventi urgenti: dalle politiche del credito vicine al mondo agricolo al circuito dell’aggregazione, dall’introduzione di processi di semplificazione al coordinamento dei controlli, cercando di attivare una cabina di regia, all’apertura di un Tavolo destinato a monitorare le produzioni”, ha affermato il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, che ha aggiunto: “Questo momento di difficoltà richiede la massima consapevolezza e coesione possibile di tutta la società e non solo del mondo agricolo. Non servono proclami ma impegni e interventi concreti da Bruxelles, Roma, Bologna e ovviamente Parma”.
Della stessa opinione anche il presidente del Gruppo Bizzozero Andrea Pezzani: “È da alcuni anni che denunciamo la grave situazione che sta attraversando il settore agricolo e soprattutto il comparto del Parmigiano Reggiano. Per questo è necessario cambiare radicalmente il meccanismo di gestione di tutto il sistema. Basta vedere alcuni dati per capire la gravità della situazione: si sono allungati i tempi di realizzo delle produzioni e quindi è aumentata l’anticipazione, è cresciuto il costo di produzione del 5% mentre i prezzi dei prodotti sono diminuiti del 13%.”
“La Provincia è da tempo impegnata ad accompagnare questa difficile fase dell’agricoltura – ha detto il dirigente in staff del Servizio Agricoltura della Provincia Vittorio Romanini, che ha sottolineato: “Abbiamo ad esempio appena ottenuto un grande risultato: la Regione ha infatti accolto la nostra richiesta di correggere il Piano di Sviluppo Rurale dando la priorità per gli investimenti agricoli al Parmigiano Reggiano e al pomodoro.”
Il Rapporto, ormai trentennale, è uno strumento di riferimento consolidato per il territorio e chi opera nel settore, e rappresenta un “termometro” fondamentale per valutare lo stato di salute dell’agricoltura.
Lo studio, presentato oggi dai ricercatori che lo hanno realizzato Andrea Pizzaferri e Luca Spotti, analizza struttura, produzioni, costi e redditi di un gruppo di aziende-campione, della nostra provincia.
Riportando i dati medi del campione distinti per orientamento produttivo e per zona di produzione, viene misurata anche la capacità di queste aziende di porsi sul mercato.
All’incontro in Provincia erano presenti anche rappresentanti delle organizzazioni di settore e delle realtà economiche parmensi: Consorzio agrario, Apa, Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Distretto del Pomodoro e TeTa.

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