Angela Calò (Cisl): “A Parma crescono solo posti di lavoro dipendente a tempo determinato e in somministrazione”

In merito ai recenti fatti avvenuti a Roma, Angela Calò, segretaria provinciale aggiunta CISL Parma e Piacenza, ribadisce con forza il profondo sdegno per la violenza contro la sede della Cgil: “Gruppi organizzati di estrema destra, cavalcando protesta no green pass e no vax, hanno compiuto atti di devastazione e vandalismo. È una vicenda che coinvolge e colpisce tutto il sindacato confederale italiano, il mondo del lavoro e la nostra democrazia. Ricordiamo bene nei mesi scorsi le proteste contro la CISL, con striscioni minacciosi e tentativi di vandalismi, ad opera dei no vax e no Green Pass, alle nostre sedi in Irpinia ( dove un ordigno ha devastato l’ingresso del Centro per l’Impiego), Forlì, Piacenza e anche verso la sede di Parma, dove le minacce arrivano regolarmente. Tutto già segnalato alle autorità competenti – sottolinea Calò – e l’allarme non sembri eccessivo: bisogna respingere uniti e con fermezza questo clima di odio e di intimidazione nei confronti del sindacato, clima che sicuramente non ci distrarrà dal nostro scopo primario. Sabato 16 ottobre saremo a Roma per una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia”

La CISL Parma e Piacenza sta organizzando pullman dedicati per consentire agli iscritti (e non solo) di partecipare e dimostrare la propria presenza in questo particolare momento che impone una presa di coscienza collettiva contro tutte le violenze, di qualunque provenienza esse siano. “Tuttavia – prosegue Angela Calò – non dobbiamo perdere di vista le problematiche reali che stanno creando forti tensioni sociali: perdita di potere di acquisto per le famiglie, aumento vertiginoso delle bolllette, dei posti di lavoro, del futuro dei giovani”

Nonostante le rassicurazione del governo sui fondi che saranno impegati per la ripresa e per l’occupazione, l’agenzia regionale per il lavoro ha rilevato di recente che la crescita del lavoro dipendente, nel primo semestre 2021, è andata a sì a vantaggio della città metropolitana di Bologna e dell’area più industrializzata della regione (6.747 posizioni in più a Bologna, 3.588 a Modena, 1.206 a Reggio Emilia e 1.440 a Forlì-Cesena). Parma, insieme a Ferrara, è la provincia più penalizzata in termini di crescita del lavoro dipendente.

“Malgrado Parma sia considerata fra le aree più industrializzate della regione – spiega Calò – la contrazione di giugno segna 887 posti perduti (da 214 nel primo semestre 2021 a -1101 da giugno ad agosto) ridimensionando i risultati conseguiti nei primi cinque mesi dell’anno. Nei primi sei mesi del 2021 le uniche posizioni dipendenti a crescere sono quelle a tempo determinato e in somministrazione. Se la componente femminile si è avvantaggiata in particolare della crescita delle posizioni dipendenti nel commercio e negli alberghi e ristoranti e nelle altre attività dei servizi ha però risentito del calo delle posizioni dipendenti nell’istruzione intervenuto nel mese di giugno.”

Sempre secondo i dati dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, aggiornati a luglio 2021, la rimonta delle assunzioni (avviatasi dal maggio 2020) ha subito alterni rallentamenti e accelerazioni per gli «stop and go» imposti dal controllo della epidemia: le stime previsionali relative al mercato del lavoro regionale indicano una ripresa delle ore lavorate e delle relative unità di lavoro, mentre più incerta appare la dinamica dell’occupazione e della disoccupazione complessiva, su cui continuano ad esercitare i propri effetti le misure adottate nel corso del 2020 in risposta alla pandemia.

“I sindacati – conclude la segretaria provinciale aggiunta- vogliono e devono essere parte attiva della governance per individuare – grazie al “Patto per il Lavoro” – come le riforme e gli investimenti verranno calati nella ridefinizione di programmi, misure, servizi a disposizione dei giovani nel nostro paese per studiare e lavorare in modo dignitoso e sostenibile. Questo per raggiungere l’obbiettivo si accrescere l’occupazione di qualità di tutti, soprattutto di ragazzi e ragazze che potranno così entrare nel mondo del lavoro con una preparazione già adeguata.” Tra le misure che dovranno essere adottate entro dicembre prossimo c’è l’entrata in vigore della normativa che istituisce il programma nazionale Garanzia di occupabilità dei lavoratori e di un decreto interministeriale che istituisce il Piano nazionale nuove competenze.

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