
28/12/2012
h.18.10
Una nuova interrogazione sul tema spinoso dei ritardi nella realizzazione del nuovo polo scolastico che dovrà ospitare la Scuola europea di Parma. A presentarla, questa volta, il capogruppo del PdL in consiglio provinciale Gianluca Armellini.
«Premesso che i lavori per la costruzione del nuovo polo che ospiterà la Scuola Europea di Parma – spiega Armellini – sono sospesi dal primo ottobre 2012 da parte dell’imprese affidatarie dell’opera che hanno addotto inadempienze contrattuali riguardanti il profilo economico e finanziario; e considerato che il Comune di Parma è l’ente responsabile dell’andamento dei lavori in quanto l’ente appaltante dell’opera è la STU Authority che è partecipata dalla stessa amministrazione comunale al 100 %; vorremmo proprio sapere dalla giunta provinciale se è a conoscenza dei motivi per cui le trattative per la ripresa dei lavori con le imprese affidatarie non si riescano a concludere; se ritiene che vi siano responsabilità anche patrimoniali a carico del Comune di Parma in seguito alla prolungata sospensione dei lavori; se non intende intervenire con sollecitudine per far ripartire i lavori e non rendersi complice di una dilazione che recherebbe un danno concreto per i tanti fruitori della scuola e d’immagine per Parma e le istituzioni nazionali e locali coinvolte a tutti i livelli».
Anche perché – continua Armellini – è bene ricordare che nel corso dell’ultimo CdA della Scuola per l’Europa del 10.12.2012, la rappresentante del Comune di Parma, vicesindaco Nicoletta Paci, presente l’assessore provinciale Giuseppe Romanini, quale rappresentate della Provincia di Parma, ha dichiarato che sono in corso trattative con le imprese costruttrici per la ripresa dei lavori e che è fiduciosa per il completamento delle opere entro febbraio; che le stesse dichiarazioni da parte di rappresentanti dell’amministrazione comunale sono state fatte ripetutamente in Consiglio comunale a Parma; che, a quanto risulta, STU Authority, avrebbe recuperato le disponibilità finanziarie per chiudere le trattative e far riprendere i lavori ma il Comune di Parma ha un poco chiaro atteggiamento dilatorio».
«Tenendo conto del fatto che se i lavori non riprenderanno al più presto sarà impossibile utilizzare tale nuova sede per l’apertura del prossimo anno scolastico 2013-2014; che l’indisponibilità della sede per il nuovo anno scolastico prolungherebbe il disagio della provvisoria e impropria ubicazione di un’istituzione scolastica di notevole rilievo che è stata fortemente voluta a Parma e per la quale sono stati fatti enormi sforzi anche economici (30 milioni di euro di finanziamenti pubblici); Vorremmo proprio conoscere la posizione ufficiale dell’amministrazione Bernazzoli di fronte a questo delicato problema».