Arrestato 23enne che in circa tre anni aveva spacciato dosi per oltre 14mila euro

I Carabinieri della Compagnia di Parma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo nei confronti di un 23enne nigeriano, peraltro già gravato da numerosi precedenti di polizia. L’indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, trae origine quando dei militari, liberi dal servizio, hanno assistito ad un presunto scambio di sostanza stupefacente tra due soggetti.

Dopo aver fatto allontanare l’acquirente, si avvicinavano, qualificandosi, al presunto venditore che li aggrediva per sottrarsi al controllo riuscendo a fuggire. Con il supporto di una pattuglia, nel frattempo arrivata sul posto, lo bloccavano conducendolo in caserma. Sottoposto a perquisizione è stato trovato con una dose di sostanza stupefacente tipo “crack”, della somma contante di quasi 350 euro e di un telefono cellulare. Il tutto è stato sequestrato.

Dall’analisi dei tabulati si è ricostruita una lista di “clientela fidelizzata”, di oltre venti soggetti, a cui l’uomo già dal 2019 avrebbe venduto le dosi. Sono stati pertanto acquisiti i contributi dichiarativi dei “clienti”, che hanno riferito di aver intrattenuto rapporti con il 23enne solo ed esclusivamente per l’acquistato di stupefacente per uso personale e lo hanno altresì individuato in foto. Sono state così acquisiti elementi da cui è emersa la gravità indiziaria in ordine a circa 1600 cessioni per un importo complessivo di oltre 14 mila euro in un arco temporale dal 2019 a marzo 2021. Inoltre, dalle dichiarazioni di alcuni “clienti” è stato accertato che si sono rivolti ad altri cinque presunti venditori, riconoscendoli in foto, di età compresa tra i 25 ed i 36 anni tutti originari della Nigeria.

Aderendo alla prospettazione della Procura, il GIP ha ritenuto l’insussistenza della diminuente del V comma dell’art. 73 DPR 309/90, essendo emerso che, se da un lato le cessioni singole erano sempre riferite a quantitativi modesti di droga, dall’altro si sarebbe trattato di un complesso articolato di cessioni durate nel tempo con modalità e tecnica costante, così da rendere certamente più grave la complessiva condotta ipotizzata, allo stato delle indagini, a carico dell’indagato. Il 23enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed associato al carcere di Parma mentre gli altri cinque sono stati denunciati per il medesimo reato.

Il Procuratore della Repubblica Vicario – Dott.ssa Dal Monte

 

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