“Basta con le storielle del PDL”

SMA MODENA
lombatti_mar24

27/02/2012
h.19.15

Di fronte ad un disastro come quello realizzato dal centrodestra nel Comune di Parma, l’onestà politica ed intellettuale vorrebbe che esponenti di primo piano del Pdl risparmiassero alla città l’ingiuria delle dietrologie.
Presi dalla smania di nascondere quanto combinato, il coordinatore cittadino Pdl Massimiliano Bonu e l’ex consigliere Giuseppe Pantano rilanciano la storiella stanca delle nomine politiche decise dal Commissario Mario Ciclosi .
Una materia, questa, ben nota a Pantano, catapultato nella Giunta di Fidenza, con tanti cari saluti a logiche di conoscenza e servizio del territorio.
Pare evidente che Pantano non sa distinguere tra un professionista che riceve un incarico tecnico dalla prassi delle nomine decise dalla politica senza alcun corredo di curricula adeguati (vedi ADE, CAL, Stu Pasubio).
Appiccicare un’etichetta politica addosso ad un tecnico, solo sulla scorta degli incarichi ricevuti nel corso della sua vita professionale, appare una forzatura oltre che una sorta di denigrazione per professionisti stimati.
Ciò detto, segnalo la gaffe clamorosa, l’abbaglio che il Pdl ha preso parlando dell’architetto Isabella Tagliavini. Per gli azzurri si tratterebbe di una nomina di parte disposta da Ciclosi ma come può averla decisa questo commissario, quando l’atto è stato annunciato l’11 novembre 2011 (quindi disposto dal Commissario Cancellieri) e Ciclosi è arrivato in città solo il 23 novembre?
E torniamo al punto di partenza: le nomine dei vertici delle società partecipate fatte dal centrodestra sono state revocate a seguito delle poco edificanti performance gestionali e amministrative.
Per rinfrescare la memoria a Pantano e Bonu, porgo loro alcuni esempi:
1) Parma Infrastrutture ha un presidente fuggito all’estero e un Amministratore delegato che è stato cacciato dal commissario per effetto dell’indebitamento record della società: il debito è passato dai 28 milioni del 2010 ai 52 milioni attuali. La società continua a non pagare i fornitori.
2) Stu Pasubio “vanta” 74 milioni di debiti senza alcuna soluzione per la continuità aziendale
3) Spip ha 108 milioni di debiti e si aggrappa ad un concordato promosso dalla sua controllante Stt. Un documento che fa acqua da tutte le parti. Per non dire che sembra congegnato per chiudere in fretta una lunga e torbida stagione di responsabilità politiche.
4) Alfa sta soffocando per effetto dei 30 milioni di euro di debiti, dei quali non parla nessuno – men che meno Bonu e Pantano – e per i quali non si intravede una soluzione percorribile.
5) Stu Stazione ha portato il cantiere di rifacimento del nuovo scalo ferroviario ad essere incompleto e causa di enormi disagi per i cittadini. La società è in fase di concordato, dalla quale si uscirà solo con nuove risorse caricate sulle spalle del bilancio e, quindi, dei cittadini.
Così rinnovo il mio consiglio al Pdl: gli uomini di Villani si mettano a studiare la storia recente di Parma. Potrebbero scoprire tante cose interessanti.

Massimo Iotti (Pd)
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26/02/2012
h.19.40

Continuano a far discutere le nomine del commissario Ciclosi ai vertici delle società partecipate dal Comune. Questa volta al centro delle polemiche la scelta di Luca Musiari per il Cda del Centro Agroalimentare di Parma.
“Vorremmo proprio sapere dal Commissario Ciclosi – si chiedono Giuseppe Pantano, ex consigliere comunale, e Massimiliano Bonu, coordinatore comunale di Parma del PdL – se il Musiari che ha appena nominato nuovo consigliere di amministrazione del Cal, è lo stesso che fino a qualche tempo fa figurava quale tesoriere della Margherita di Parma”.
“Sembra quasi che Ciclosi conosca già il nome del prossimo sindaco della nostra città nonostante il Ministero abbia deciso in queste ore che si andrà alle urne non prima del 5 e 6 maggio prossimo: forse guarda nella sfera di cristallo, certo è che attuando nel suo breve periodo di amministrazione commissariale un accurato spoil system ha deciso di gratificare il centrosinistra di Bernazzoli con tante poltrone nelle società partecipate”.
“Dopo le nomine di Isabella Tagliavini (già candidata consigliere comunale con il centrosinistra nel 2007), di Rossella Saoncella (manager di Hera e di Coop rosse) e di Adalberto Costantini (anche lui revisore legato ad amministrazioni di sinistra) ad amministratore unici rispettivamente di Stu Stazione, di Parma Infrastrutture e di Ade – per non parlare del tentativo di piazzare Enzo Cerbino, ex braccio destro di Bernazzoli in Provincia, in Engioi – continuano, dunque, le nomine politiche attuate di un commissario prefettizio che, arrivato a Parma per traghettare la città alle amministrative, sta attuando un vero e proprio golpe bianco tendente al rosso”.

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