Bernini riceve due sportivi degli Special Olympics

21/04/2009
h.17.50

Oggi l’assessore all’Agenzia Politiche a favore dei Disabili del Comune Giovani Paolo Bernini ha incontrato Luciano Curziotti e Mauro Bonini, che hanno partecipato al Torneo europeo di Bocce Special Olympics.
L’evento, che ha coinvolto oltre 160 atleti provenienti da 19 Paesi in Europa, rientra nel programma Special Olympics, programma internazionale di allenamento sportivo e di competizioni atletiche in varie discipline sportive per più di 2 milioni e mezzo di persone, ragazzi e adulti con disabilità intellettiva.
I due atleti di Parma hanno vinto la medaglia d’oro a coppie di bocce e la medaglia d’oro maratona di bocce.
Oggi lo sport – osserva l’assessore Giovanni Paolo Bernini -, ed è giusto che sia così, è una grande conquista delle persone con disabilità. Finalmente, può essere una scelta libera di occupazione del proprio tempo libero.
Noi amministratori dobbiamo impegnarci per consentire pari opportunità nell’accesso a tutti. Per questo ho fortemente voluto che fosse fatta una mappatura sull’accessibilità degli impianti sportivi (palestre, piscine…), adeguandoli là dove ci fosse la necessità.
Inoltre, insieme ad altre istituzioni del territorio, abbiamo costituito uno Sportello di orientamento allo Sport per tutti, per offrire informazioni e opportunità verso questo mondo così importante. La pratica sportiva per le persone con disabilità, infatti, è uno strumento di sviluppo individuale, di rieducazione, di integrazione sociale e di inclusione
”.
Il prossimo evento internazionale sarà la European football week che si terrà dal 25 aprile al 3 maggio in varie regioni italiane e prevede tornei e percorsi di avviamento al calcio. Anche la squadra di Parma parteciperà, divisa in due gruppi, uno a Spezia, l’altro a Vigevano (Pavia).

Special Olympics
Special Olympics, ovunque nel mondo e a ogni livello (locale, nazionale e internazionale), è un programma educativo, che propone e organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati.
Nel mondo, sono 170 i Paesi che adottano il programma Special Olympics. Il giuramento di Special Olympics è “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”.
Dal 2003 Special Olympics ha raggiunto una maggiore autonomia con l’approvazione anche di un nuovo statuto, nell’intento di dare un maggior risalto a tutto il movimento e una maggiore diffusione al suo messaggio di gioia e di speranza.
Ogni anno una rappresentativa italiana viene chiamata a partecipare alternativamente ai Giochi mondiali (invernali o estivi) o a quelli europei. Nel mondo, un milione di volontari aiutano a realizzare ogni anno circa 16.000 grandi eventi.
Special Olympics è riconosciuto dal Comitato olimpico internazionale così come il Comitato Paralimpico.

La storia
“Trent’anni fa dicevano che non eravate in grado di correre i 100 m. Oggi, voi correte la maratona. Trent’anni fa dicevano che dovevate rimanere chiusi negli istituti.
Oggi, siete di fronte alle televisioni di tutto il mondo. Trent’anni fa dicevano che non potevate dare un valido contributo all’umanità. Oggi, voi riunite sullo stesso terreno dello sport nazioni che sono in guerra…”. (Eunice Kennedy Shriver giugno ’99 North Carolina)
Special Olympics International nasce nel 1968 negli Stati Uniti per volontà di Eunice Kennedy Shriver, sostenitrice per più di tre decenni dei miglioramenti delle persone con disabilità intellettiva, in occasione dei Primi Giochi Internazionali tenutisi a Chicago, Illinois. Qualche anno prima (1960), Eunice Kennedy organizzò una giornata di gioco e sport esclusivamente per ragazzi disabili e si accorse immediatamente che questi ragazzi erano molto più capaci nelle attività fisiche di quanto molti esperti ritenessero.
Nel 1971 la Commissione Olimpica degli Stati Uniti conferisce l’approvazione ufficiale a Special Olympics di usare il nome “Olympics”, l’unica organizzazione a essere autorizzata a utilizzare questo nome.
In un protocollo d’intesa firmato il 15 febbraio 1988 la Commissione Olimpica Internazionale ratifica una convenzione nella quale riconosce ufficialmente Special Olympics e accetta di collaborare con esso come rappresentante degli interessi degli atleti con disabilità intellettiva.
Il riconoscimento del C.I.O. comporta che le gare e gli allenamenti si conducano secondo i più alti ideali del movimento olimpico internazionale e di proteggere e di vigilare sull’uso del termine “olimpico”, preservandolo da abusi.

Mission
La missione di questo movimento è di promuovere gli allenamenti e la pratica dello sport olimpico per individui con disabilità intellettive, dando loro continue opportunità di sviluppo fisico e psichico, facendo loro dimostrare coraggio e capacità e creando sempre nuovi motivi per gioire insieme alle proprie famiglie, ai propri amici e a tutta la comunità.
Il fine ultimo di Special Olympics è quello di dare alle persone con disabilità intellettive la possibilità di diventare cittadini a pieno titolo della società ed essere accettati, apprezzati e rispettati dall’intera comunità.
La convinzione dello Special Olympics è che il programma sportivo e le competizioni che propone aiutino le persone con disabilità intellettive a migliorarsi fisicamente e crescere mentalmente, socialmente e spiritualmente.
Special Olympics crede che la competizione tra persone con uguali abilità sia il miglior modo per testare le proprie capacità atletiche, misurare i propri progressi e aspirare a una crescita.
Lo spirito di Special Olympics trascende, così come fa la disabilità, tutte le razze, le nazionalità, i confini geografici, le età o le religioni.

Campionato europeo di bocce
La città di Lodi ha ospitato dal 30 marzo al 5 aprile 2009 l’evento internazionale Special Olympics – Torneo europeo di Bocce Special Olympics, che ha coinvolto oltre 160 atleti provenienti da 19 Paesi in Europa.
Volontari Special Olympics, familiari e coach: erano in oltre 600 ad avere il privilegio di vivere questa avventura sportiva accanto agli atleti.
Le gare si sono svolte presso il Palazzetto dello Sport di Lodi.

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