Bhopal bus Tour fa tappa a Parma

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02/11/2009
h.18.40

Il disastro ambientale nella cittadina indiana di Bhopal che venticinque anni fa costò la vita a migliaia di persone, è stato ricordato oggi a Parma grazie alla tappa in piazza Garibaldi del “Bhopal Bus Tour”, un tour organizzato dal Bhopal Medical Appeal e dalle sedi nazionali di Amnesty International.
Il bus rimarrà in Italia dal 2 al 6 novembre, ospite della Sezione Italiana di Amnesty International e di Greenpeace Italia, fermandosi unicamente a Milano e Roma ed eccezionalmente a Parma, grazie al contatto con l’associazione ParmaFrontiere, che già in occasione del 20° anniversario del disastro dedicò un’intera giornata di iniziative alla sensibilizzazione della vicenda.
Il disastro di Bhopal del del 2 dicembre 1984 è stato il più grave incidente chimico-industriale della storia.
Fu causato dalla fuga di 40 tonnellate di isocianato di metile (MIC), prodotto dalla Union Carbide, azienda multinazionale americana produttrice di pesticidi localizzata nel cuore della città di Bhopal, nello stato indiano del Madhya Pradesh.
Nell’incidente ufficialmente morirono 1754 persone, ma fonti non ufficiali ne stimano più di 10.000, avvelenandone da 150.000 a 600.000.

Dichiarazioni:
“L’amministrazione comunale – ha dichiarato l’assessore al Welfare del Comune Lorenzo Lasagna – appoggia questa campagna di sensibilizzazione per una vicenda che, ancora oggi, resta attuale nelle sue conseguenze devastanti: le persone che continuano a soffrire di malattie associate al disastro, la mancata bonifica del territorio, rappresentano una vergogna e un’ingiustizia che durano da 25 anni”.
“Ci uniamo all’appello e alla testimonianza – ha aggiunto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani – di questi volontari che ci pone l’imperativo di esserci, di far cessare questa ingiustizia in particolare, nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, come bambini e anziani, che ancora portano i segni della tragedia avvenuta”.
“Continua l’impegno di ParmaFrontiere – sottolinea il direttore Roberto Bonati – per tenere viva l’attenzione su questa grave situazione di violazione dei diritti civili: per il 2 dicembre, nel giorno del tragico anniversario, abbiamo pensato a due concerti, il primo accompagnato da installazioni e video, che possano essere un momento di conoscenza “attiva” e di indignazione per un drammatico evento che ancora non si è concluso”.

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