Biomasse a Felino, “Comune poco trasparente”

30/10/2012
h.18.00

“L’azienda Giuseppe Citterio Salumificio S.p.a. di Felino (PR) ha presentato domanda per la realizzazione di un impianto di cogenerazione, alimentato con scarti di lavorazione di prodotti di origine animale, destinato alla produzione di energia.
Tale richiesta ha attivato un procedimento amministrativo che, stando ad alcune notizie, avrebbero visto la convocazione di due Conferenze di Servizi, una presso il Comune di Traversetolo (PR), i cui lavori si sarebbero già conclusi, e una presso l’Amministrazione provinciale di Parma, ancora aperta, in quanto la Provincia e, pare, la Regione Emilia-Romagna avrebbero richiesto una serie di prescrizione aggiuntive rispetto a quelle previste dal Comune di Felino.
L’Amministrazione comunale di Felino, che fino all’intervento della Provincia avrebbe tentato di limitare le previsioni per l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto alla presentazione della sola Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), non si sarebbe poi inspiegabilmente presentata ad alcuna delle due Conferenze di Servizi, suscitando non pochi dubbi sulla trasparenza e sulla regolarità dell’iter amministrativo da essa previsto.
La Deliberazione della Giunta regionale 26 marzo 2012, n. 362 ‘Attuazione della Deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 51 del 26 luglio 2011 – Approvazione dei criteri per l’elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia a biomasse’ prevede che nelle aree della regione in cui la qualità dell’aria raggiunge livelli critici – e il comune di Felino (PR) rientra in una di queste zone – un impianto a cogenerazione come quello progettato dalla Citterio può essere realizzato solo se le emissioni, sia in atmosfera sia nel sottosuolo, soddisfano il parametro del ‘saldo zero’.
Per fare luce sulla vicenda, ho presentato un’interrogazione urgente alla Giunta Errani per sapere se l’Amministrazione regionale è a conoscenza della richiesta di autorizzazione presentata dalla Citterio ed è intervenuta alla Conferenza di Servizi promossa dalla Provincia di Parma. Ho chiesto, inoltre, se l’impianto in questione è previsto venga realizzato a ridosso di un centro abitato, con tutti i problemi di impatto acustico e olfattivo che questa tipologia di impianto comporta, e se corrisponde al vero che l’impianto, per raggiungere la potenza giornaliera che lo rende economicamente sostenibile, abbia bisogno di scarti di produzione di origine animale provenienti anche da altri stabilimenti, cosa che aggraverebbe l’impatto ambientale locale a causa dell’aumento del trasporto pesante, con conseguenze evidenti riguardo al non soddisfacimento del parametro ‘saldo zero’ stabilito dalle norme regionali per la concessione dell’autorizzazione alla costruzione”. È quanto ha dichiarato Luigi Giuseppe Villani, Presidente del Gruppo regionale PDL dell’Emilia-Romagna, a commento dell’interrogazione.

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