Sono siti ad hoc e prezzi bassi che sempre più spesso attirano il consumatore. Si procede mettendo in vendita degli oggetti – online – nel caso di specie “una trincia erba” di una famosa marca e, una volta arrivato il pagamento, il venditore e l’annuncio scompaiono nel nulla.
La truffa scatta tutte le volte in cui il venditore compie degli «artifici e raggiri» in modo da far dolosamente cadere in errore l’acquirente, facendogli credere che la merce pagata sarà consegnata. Insomma, ci deve essere, sin dall’inizio, l’intenzione di non adempiere al contratto.
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Conclusa dai Carabinieri di Santa Maria del Taro un’articolata indagine a seguito della quale una 32enne italiana, sulla scorta degli elementi raccolti e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stata denunciati alla Procura di Parma per il reato truffa.
Ad incappare nella solita truffa della vendita on line di merce che non viene mai spedita questa volta è stato un 60enne, residente nel borgotarese che, attirato da un’offerta estremamente vantaggiosa, relativa ad una “trincia erba”, pubblicata su una famosa piattaforma on line, specifica per l’acquisto di oggetti usati, dopo qualche tentennamento, si è fatto convincere dallo pseudo venditore ad effettuare il bonifico di 700 Euro.
La truffa, ben congeniata, prevedeva quale venditore una società specializzata nella vendita di attrezzature per l’agricoltura, con un numero di cellulare da chiamare.
L’acquirente, contattato il venditore, temendo di perdere l’affare, si è fatto convincere ad effettuare un bonifico di 700 Euro con la promessa che entro pochi giorni il prodotto sarebbe stato consegnato.
L’acquirente, dopo avere effettuato il versamento ed atteso pazientemente l’arrivo del “pacco” per una decina di giorni e dopo svariati tentativi di avere informazioni sulla spedizione si è dovuto rassegnare all’evidenza di essere stato truffato. La vittima a questo punto, si è recata dai Carabinieri per sporgere denuncia.
I Carabinieri di Santa Maria del Taro hanno immediatamente iniziato le indagini, ed attraverso la minuziosa analisi della documentazione bancaria e telefonica acquisita, hanno individuato l’intestataria del conto corrente sul quale la vittima ha effettuato il bonifico.
Sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, i carabinieri, fatto salvo il principio di innocenza fono a sentenza definitiva, hanno denunciato la 32enne in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuta la presunta responsabile del reato di truffa.
I Carabinieri ricordano che sempre più spesso gli internauti si lasciano attirare da proposte commerciali convenienti, ma spesso e volentieri impossibili, allo scopo risulta essere particolarmente utile consultare le raccomandazioni che vengono riportate alla specifica pagina dedicata del sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri, raggiungibile al seguente link https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/Cose-di-tutti-i-giorni/contro-le-truffe, costantemente aggiornato, in cui vengono indicate le tecniche più frequentemente utilizzate per evitare di cadere in raggiri.
I presidi dell’Arma dei Carabinieri, presenti capillarmente sul territorio, anche attraverso specifici incontri, organizzati in sinergia con le Amministrazioni locali e associazioni varie, finalizzati a sensibilizzare anche le fasce deboli, e i militari impiegati nelle diverse centrali operative sono a disposizione di chiunque abbia necessità di chiedere consigli, informazioni ed altro non solo sulla tematica legata alle truffe on line.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma