Cambio alla guida della direzione del Distretto Sud-est dell’Azienda USL di Parma

Cambio alla guida della direzione del Distretto Sud-est dell’Azienda USL di
Parma.

Dal primo marzo, con il collocamento a riposo di Stefano Lucertini, il direttore sarà Valerio Giannattasio.

Il passaggio di testimone tra i due professionisti arriva dopo il parere favorevole espresso nei giorni scorsi dal Comitato di Distretto sulla nuova nomina.

Oggi, dunque, è l’occasione per presentare il neo Direttore e gli obiettivi del suo mandato, ma anche per ringraziare pubblicamente il collega e amico Stefano Lucertini, in Azienda dal 1987, dal luglio 2011 alla direzione del Distretto Sud-est.

BREVE CURRICULUM DI VALERIO GIANNATTASIO
Classe 1959, Valerio Giannattasio, psichiatra, è anche medico specializzato in Neurologia. Dopo le iniziali esperienze di medico di guardia medica e di sostituto di medico di medicina generale, nel 1991 ha iniziato la sua esperienza in psichiatria all’ASL di Avellino, dove è stato responsabile di una struttura ospitante pazienti dell’ex Ospedale Psichiatrico e responsabile funzionale ed organizzativo di un Centro di Salute Mentale. Arriva all’AUSL di Parma nel 2007, dove nel dicembre 2013, è incaricato della direzione del Centro di Salute Mentale Sud-Est.

Dopo aver conseguito la certificazione di Formazione Manageriale al Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, dal dicembre 2014 dirige l’Unità Operativa complessa Salute Mentale Adulti e Dipendenze Patologiche del Distretto Sud-est. Tra altri incarichi, è referente per il Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche per i rapporti di collaborazione e per l’attuazione dell’accordo tra la Regione Emilia-Romagna ed il Centro di Giustizia Minorile.

E’ altresì componente del gruppo di lavoro regionale per la gestione dei percorsi di cura per le persone soggette a misure di sicurezza provvisorie o definitive. E’ stato responsabile scientifico e relatore di numerosi eventi formativi, nonché autore di diverse pubblicazioni.

I principali incarichi attribuiti, soprattutto riguardo alla cura delle persone più fragili, gli hanno consentito di acquisire un bagaglio di esperienze e di conoscenze significative che si concretizzano nella capacità di favorire, soprattutto nelle Case della Salute, pratiche orientate alla complessità, interdisciplinare e multi professionale, capaci di coniugare la specificità delle prestazioni e dei piani diagnostici e terapeutici assistenziali. Ha acquisito capacità relazionali nella gestione dei rapporti interistituzionali e delle interfacce con le altre agenzie del territorio, in particolare con i Servizi Sociali, sempre nell’ottica di un lavoro di integrazione che metta al centro i bisogni della persona.

La partecipazione ai lavori dell’Ufficio di Piano e del Comitato Consultivo Misto distrettuale in qualità di componente dei due organismi è stato elemento determinante per assicurargli una visione più ampia rispetto ai bisogni della popolazione, non solo, quindi, limitata alla salute mentale e alle dipendenze patologiche.

PRINCIPALI OBIETTIVI E AZIONI DI MANDATO
• Consolidamento delle Case della Salute e ulteriore sviluppo dell’integrazione con le componenti sociali del territorio, così da favorire il lavoro multi disciplinare e multi professionale;
• Implementazione dei percorsi di gestione della cronicità, con la realizzazione dei Percorsi Diagnostici Terapeuti Assistenziali, con l’apporto anche dei professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, dei medici di medicina generale e dei medici specialisti;
• Proseguimento della proficua collaborazione con l’Azienda OspedalieroUniversitaria, per contrastare i ricoveri inappropriati e a garanzia della continuità assistenziale Ospedale-Territorio, con particolare riferimento al presidio dei percorsi di dimissione protetta;
• In linea con il Piano Sociale e Sanitario della Regione Emilia-Romagna,
creazione di utili occasioni per intercettare i bisogni sanitari attraverso la medicina d’iniziativa, quindi proattiva, in collaborazione anche con i Servizi Sociali, con il coinvolgimento dei medici di famiglia, del terzo settore, del mondo del Volontariato, delle famiglie.

Ufficio stampa – Azienda Usl di Parma

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