Campo nomadi, “serve una manutenzione straordinaria”

29/11/2012
h.17.20

In risposta all’interrogazione (PG 195277 del 22 novembre) del consigliere Alessandro Volta sulla situazione Campo Nomadi si informa che, nelle scorse settimane, l’Amministrazione ha dedicato alla questione la massima attenzione e ha valutato tutte le possibilità.
La situazione dell’area attrezzata di strada del Cornocchio è al momento estremamente critica per le seguenti questioni:
· La manutenzione è stata completamente trascurata negli ultimi due/tre anni;
· I contratti di concessione delle piazzole non sono stati rinnovati dal 2009 riducendo di fatto, in assenza del principale strumento di contrattazione, le possibilità di intervento progettuale da parte degli operatori del soggetto gestore in appalto, Aurora Domus;
· Al momento le strutture che ospitano le persone sono completamente deteriorate, gli impianti elettrici e di riscaldamento vanno rifatti, le stufe sostituite ed altri interventi;
· E’ necessario ipotizzare una caldaia centralizzata e il rifacimento impiantistico. I lavori di manutenzione sono quindi sostanziali e consistenti e prevedono scavi ed interventi massicci;
· Non ci sono le garanzie di sicurezza minime per assecondare una permanenza di famiglie e bambini in tali luoghi;
· Vanno avviate le operazioni di manutenzione della palazzina educatori che presenta danneggiamenti consistenti;
· E’ necessario rimuovere per l’ennesima volta una serie di rifiuti ingombranti che si trovano ammassati nell’area.
Al momento sono presenti 2 nuclei bosniaci (3 adulti e 4 minori) e 5 nuclei macedoni (11 adulti di cui una gravida e 15 minori).
Date le gravissime condizioni in cui il campo si trova oggi, condizioni che non rispondono neanche più ad un livello minimo di decenza, abitabilità e soprattutto non garantiscono in alcun modo la sicurezza delle persone che lì vivono, è indispensabile e non più procrastinabile l’intervento di messa in sicurezza del luogo. L’Amministrazione Comunale dovrà, quindi, dare priorità ad un progetto di manutenzione straordinaria dell’area che, per la tipologia dei lavori, dovrà essere avviata dopo l’inverno. Contestualmente sarà considerata l’opportunità di revisione complessiva del progetto di accoglienza.
E’ evidente che per procedere ad un intervento cosi incisivo è necessario un trasferimento temporaneo delle persone in altro luogo.
Il Comune definirà quindi, in collaborazione con l’ente gestore, un piano per assicurare la sistemazione in idonea accoglienza per il periodo strettamente necessario ai lavori di ripristino del campo, valutando e contrattando caso per caso gli impegni economici necessari a sanare tutti gli insoluti e ristabilire le condizioni per un successivo rientro nell’area secondo le regole.

Laura Rossi

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