Cavandoli e Campari (Lega): “Sulle infrastrutture dal ponte di Colorno alla Massese è tutto fermo”

“Su infrastrutture vitali per il nostro territorio, come il ponte di Colorno, la Massese, la Pontremolese, la Ti-Bre, a Roma è tutto fermo a quanto fatto dalla Lega quando era al Governo. In alcuni casi manca solo una firma, in altri il Decreto attuativo: il risultato è che le opere pubbliche sono nuovamente ingessate. Anche nel Documento di Economia e Finanza del Governo PD e 5 Stelle siamo a ‘zero’: sono citate solo due infrastrutture e sono al Sud. Non solo Parma, ma tutto il Nord è dimenticato da questo Governo”, spiegano i parlamentari parmigiani della Lega Laura Cavandoli e Maurizio Campari nel corso di una conferenza stampa.

“PD e 5 Stelle si occupano solo di nomine, di Ius Soli, di smontare i Decreti Sicurezza e di obbedire agli ordini dell’Europa – dice il senatore Campari – c’è un cambio di rotta significativo rispetto alla Lega al Governo che si preoccupava delle esigenze reali dei cittadini. Dall’opposizione vigiliamo e questi non stanno facendo nulla. Tutto il lavoro che abbiamo fatto sulle infrastrutture rimane fermo nei ministeri: mancano tutti i decreti attuativi. Per esempio, la legge sulla revisione dei mezzi pesanti, attesissima dal settore, è in vigore dal 1 gennaio e manca ancora il decreto attuativo”.

“Nel Documento di Economia e Finanza – aggiunge – le infrastrutture del Nord sono sparite, mentre si stanno impegnando per smontare il Codice degli appalti che quando eravamo al Governo avevamo reso più snello e meno burocratizzato”.

“Vi sembra normale – conclude – che l’ex Ministro Toninelli invece di scegliere la Commissione Infrastrutture si sia fatto mettere in quella Affari Europei? Questo la dice lunga anche su come ha fatto il ministro prima di cedere il posto alla PD De Micheli”

“Cosa aspetta il ministro De Micheli a presentare la graduatoria che darà il via alla progettazione del nuovo ponte di Colorno? Dopo che il suo predecessore Toninelli ci ha dormito su per mesi, non c’è più tempo da perdere. L’attuale struttura appena riaperta dopo lo stop di quasi due anni potrà essere agibile per altri 9-10 al massimo, poi sarà chiusa per sempre. Per il nuovo ci vogliono almeno 1 anno per studio di fattibilità e progettazione e altri 5-6 per la costruzione. La Lega ha fatto stanziare le risorse e reso il ponte di Colorno una priorità. E’ tutto pronto da mesi, manca solo l’approvazione della graduatoria perché si possa procedere”, dice Laura Cavandoli, autrice di un ordine del giorno della Legge di Bilancio che mette il nuovo ponte che collegherà Colorno a Casalmaggiore tra le priorità del Governo da finanziare con i 250 milioni di euro per i Ponti sul Po.

“Chiedo al nuovo ministro di confermare la graduatoria predisposta e portarla rapidamente all’approvazione della conferenza Stato-Regioni. Perdere 1 anno sarebbe gravissimo. Bisogna realizzare l’opera in tempi utili per evitare una ulterioe chiusura di questa fondamentale via di comunicazione tra due delle regioni più economicamente avanzate del Paese e 3 province che basano la loro economia anche su questa infrastruttura essenziale e che hanno già sofferto per la chiusura da settembre 2017 a giugno 2019”, spiega l’esponente del Carroccio.

“E poi ci sono le strade provinciali che devono passare alla gestione di ANAS: qualsiasi programmazione di lavori su Massese, Asolana, tangenziale di Parma, strada della Cisa, Fondovalle e altre strade è ferma, nonostante avessimo predisposto tutto da luglio – prosegue la Cavandoli -. Poi la TI-BRE non viene più nemmeno nominata dal Governo giallorosso”.

“In tutta questa desolazione – conclude Campari – la buona notizia è che sono stati assegnati i 3 milioni di euro per Parma 2020 che avevo ottenuto, insieme alla senatrice Borgonzoni, con un mio emendamento all’ultima Legge di Bilancio. Dovrebbero essere suddivisi in 2 milioni per il complesso della Pilotta e 1 milione per quello di San Giovanni”.

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