“Una ragazza seguita e accerchiata da ventenni di origine straniera in pieno centro storico, un sedicenne minacciato con un coltello da alcuni coetanei, sempre stranieri, vicino a Barriera Bixio: due episodi diversi ma ugualmente inquietanti, che confermano quanto diciamo da tempo. Parma non è più la città tranquilla che qualcuno vuole raccontare.”
A denunciarlo è Laura Cavandoli, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, che commenta anche i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sull’indice della criminalità: tutte le province emiliano-romagnole rientrano nelle prime cinquanta a livello nazionale.
“L’Emilia-Romagna è tra le regioni con più stranieri e con più reati d’Italia. Il legame tra immigrazione irregolare e criminalità è sotto gli occhi di tutti. Finché si continuerà a negare l’evidenza per non disturbare l’ideologia, a pagare saranno sempre i cittadini onesti, le donne e i ragazzi che hanno diritto di vivere in una città sicura”.
“Parma registra un -5,3% di denunce, ma questo non significa che la sicurezza sia migliorata ma solo che la gente sia rassegnata e non denunci più. Chi vive in centro, nel San Leonardo o in Oltretorrente sa bene che furti, risse e aggressioni sono all’ordine del giorno. Nelle ultime ore abbiamo due storie emblematiche: una giovane donna che è riuscita a mettersi in salvo rifugiandosi in un portone aperto, e uno studente difeso solo da altri giovani coraggiosi. Due situazioni diverse ma accomunate dalla stessa sensazione di paura e abbandono”.
“È inaccettabile che a Parma una ragazza non possa passeggiare in centro e che gli studenti non possano andare a scuola e tornare a casa da soli senza rischiare un’aggressione. E ancora più grave è che il Comune continui a minimizzare invece di affrontare seriamente il problema. Serve una vera strategia per contrastare baby gang e le scorribande di stranieri molto giovani che terrorizzano sempre di più i nostri concittadini”.


