Celine Sciamma “infiamma” l’Astra con il suo ritratto

Ancora un nuovo appuntamento e un nuovo successo per la rassegna cinematografica “Questioni di genere” che dal 3 dicembre si sta tenendo presso il cinema Astra.

Questa volta, sabato 14 dicembre, le attenzioni e gli applausi sono andati tutti per l’anteprima del pluripremiato film: “Ritratto della giovane in fiamme” della talentuosa Celine Sciamma.

Una storia bellissima, forte intensa, ricca di pathos e di tensione ambientata nella Francia del 1770 nella quale si muovono presenze femminili protagoniste di un amore delicato e al tempo stesso potente. Alla proiezione, in lingua originale, era presente anche la regista che intervistata da Filiberto Molossi ha raccontato tutta la ricerca che c’è stata dietro una pellicola che è candidata ai Golden Globe 2020 come miglior film straniero. La Scianna ha parlato di tutte le gioie e le difficoltà della nascita di un amore partendo dal desiderio fino al piacere dell’altra persona; nel contempo ha abilmente raccontato tutto quanto resta impresso di una grande storia nella nostra memoria.

La stimata cineasta per la prima volta si è cimentata con una storia ambientata in un’altra epoca e ha superato brillantemente tale prova riuscendo a raccontare un sentimento vissuto oltre 250 anni fa; tutto ciò anche grazie alla bravura di tre sensibili interpreti quali: Noemie Merlant, Adele Haenel e la nostra Valeria Golino la quale vestiva i panni della madre di una delle protagoniste. Nell’opera cinematografica la forza e lo spessore di queste tre protagoniste non fanno per nulla avvertire l’assenza di uomini. La passione di un amore lesbico e’ disarmante, supera ogni ostacolo si libra verso l’alto lasciando intendere come l’amore saffico può raggiungere intensità talvolta sconosciute e inarrivabili per una relazione eterosessuale.

La Sciamma ci mostra come una storia nata da incomprensioni possa trasformarsi in un grande amore ed e’ così che la pellicola ha ottenuto dalla critica plausi e onori riscuotendo molti premi e una miriade di candidature come ben pochi film hanno ottenuto nell’ultimo decennio. Valentina Moglia e Michele Zanlari ideatori ed organizzatori da sempre della rassegna “Questioni di genere”, quest’anno hanno accolto il loro pubblico in una sala ancor più grande e hanno offerto nuovamente un vasto ed esauriente ventaglio di emozioni dell’amore a tinte arcobaleno, le stesse tinte che ritroveremo nell’ultima ed imperdibile commedia “Gamberetti per tutti” che sarà proiettata martedì 17 alle ore 21 e che costituirà la degna conclusione ad una kermesse che ancora una volta porta la città a riflettere su temi e tematiche spesso ignorate.

Raffaele Crispo

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