29/09/2009
h.19.30
«Il governo non risponde ai quesiti posti con l’interrogazione parlamentare che avevo depositato a fine luglio scorso sulla possibile localizzazione di una centrale nucleare in provincia di Parma, nella zona a nord di Fidenza e ovviamente non dice se dell’operazione sono state in qualche modo informate le istituzioni del territorio, a partire dalla Regione Emilia-Romagna.
Il sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia si è limitato a ricostruire l’iter normativo previsto dalla delega al Governo per la localizzazione degli impianti, precisando che manca ancora una valutazione specifica per quanto attiene alle nuove centrali elettronucleari e allo smaltimento dei rifiuti radioattivi.
Il rappresentante del Governo ‘fuori da verbale’ almeno una cosa chiara l’ha detta: il decreto attuativo conterrà ‘l’esclusione delle aree non idonee’. Rimaniamo quindi in attesa di conoscere quali saranno quelle idonee che un tavolo di dieci esperti in collaborazione col ministero starebbe individuando, per ora senza alcun confronto con i territori. Quindi anche la nostra provincia dovrà attendere la metà di febbraio, data entro la quale scade la delega, per conoscere finalmente se il nostro territorio sarà interessato da una possibile localizzazione di una centrale nucleare.
Per ora di certo c’è la posizione chiarissima del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani per il quale, senza l’accordo con la Regione, non ci sarà alcun impianto nucleare in Emilia Romagna: proprio per salvaguardare le competenze regionali in materia di tutela del territorio e dell’ambiente la Regione ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale.
Noi continueremo comunque a vigilare affinché nessuna decisione sia presa all’insaputa degli enti territoriali».