Centri sociali, Campari (Lega): nessuno spazio a violenti, politica sia rispetto altrui

Maurizio Campari

“Non posso che essere soddisfatto per l’esito della sentenza di primo grado emessa stamani dal Tribunale di Parma che ha recepito in toto le richieste del pubblico ministero e condannato uno dei responsabili della aggressione da me subita nel 2015, a due anni di reclusione con sospensione della pena. Ricordando che uno dei responsabili era già stato condannato due anni fa patteggiando una pena di 11 mesi di reclusione, credo che questa sia una sanzione equa per un reato grave, un giusto messaggio rivolto a quei delinquenti che organizzano raid violenti per intimorire chi esprime democraticamente le proprie idee, utilizzando metodi, questi sì, tipici dello squadrismo. Troppo spesso si sottovaluta la torbidità di quel mondo anarchico e dei centri sociali, sempre più sovrapponibile ad aree culturali e punti di ritrovo di chi commette atti violenti contro chi manifesta un pensiero contrapposto. Politica significa da sempre confronto e mai sopraffazione, accettazione delle diverse identità e mai e poi mai tolleranza cieca verso i violenti: credo che questa sentenza vada nella corretta direzione”.

Lo dice in una nota il senatore della Lega Maurizio Campari, vicepresidente Commissione Lavori Pubblici a Palazzo Madama.

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