Chi trova la zebra trova un tesoro. Le Zebre Rugby hanno un impatto di oltre 20 milioni di euro per l’economia parmense

7,5 milioni di Euro l’anno. A tanto ammonta l’impatto economico delle Zebre Rugby sulla città di Parma e sulla regione Emilia-Romagna: un significativo apporto che la franchigia federale restituisce al territorio dal 2012 ad oggi.

Questa sera, allo Stadio Lanfranchi di Parma, sono stati resi noti e discussi i risultati di quest’inedita analisi in presenza di rappresentati delle istituzioni ed enti pubblici locali; tra cui il vicesindaco del Comune di Parma Marco Bosi, l’assessore a Città Internazionale Cristiano Casa ed il magnifico rettore dell’Università degli Studi di Parma Paolo Andrei.

Presenti all’incontro anche diversi imprenditori e manager delle principali aziende del territorio ed esponenti di spicco dei più importanti media della provincia di Parma.

Introdotto dal moderatore Roberto Ghiretti -CEO di SG Plus, importante realtà italiana di consulenza per il mondo dello sport-, l’Amministratore Unico di Zebre Rugby Club Andrea Dalledonne è intervenuto sottolineando l’importanza dei risultati dell’analisi.

“I numeri di quest’analisi sono importanti e assoluti, nel senso che sono difficilmente contestabili – esordisce Andrea Dalledonne, Amministratore Unico dello Zebre Rugby Club –. Le Istituzioni di Parma e della Regione Emilia-Romagna, ma anche i tifosi e tutto il tessuto imprenditoriale del territorio, possono giocare un ruolo molto importante nella misura in cui comprendano che le Zebre sono la vera e unica realtà internazionale in grado di rappresentare il marchio ed i valori di Parma in Italia, in Europa ed in Sudafrica. La giornata di oggi costituisce l’anno zero: abbiamo di fronte una grossa chance per intraprendere insieme un progetto di sviluppo e di crescita comune e condiviso”.

I dati dell’analisi sono stati ridistribuiti in tre macrocategorie: impatto diretto (3,6 milioni di Euro in locazioni e fornitori), impatto generato (1,9 milioni di Euro spesi da tifosi italiani e stranieri che giungono a Parma per le gare internazionali delle Zebre) e visibilità mediatica (2 milioni di Euro è invece il valore degli spazi coperti sui media tradizionali).

Ad impreziosire il valore economico dell’asset Zebre è poi la mission che il club di base a Parma persegue nei confronti della sua comunità. Ad illustrare le attività di responsabilità sociale è stato Maxime Mbandà, terza linea delle Zebre e della Nazionale Italiana, da poco nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno come volontario dell’Associazione Seirs Croce Gialla di Parma durante i mesi più difficili della pandemia da “Covid-19”.

Ad arricchire il contesto di assoluto rilievo in cui la franchigia federale opera è infine la notizia del recente investimento fatto dal fondo di private equity CVC nel Guinness PRO14, il quale darà ulteriore linfa e sviluppo al torneo che vede le Zebre protagoniste. Sono previsti forti contributi economici per innalzare il livello di spettacolarità e di appeal mediatico/commerciale della competizione, soprattutto sul mercato italiano.

L’evento è stato anche l’occasione per siglare l’accordo di partnership tra Zebre Rugby Club e la Rugby Parma FC 1931. Il club multicolor e la storica società ducale -rappresentata questa sera dal presidente Bernardo Borri- hanno infatti rafforzato il loro legame, gettando le basi per una crescita comune che passerà attraverso una serie di sinergie commerciali, progetti tecnici e sempre più calore e sostegno da parte della comunità gialloblù allo Stadio Lanfranchi in occasione delle gare internazionali casalinghe del XV di coach Bradley.

lombatti_mar24