Ci impiccheranno con una corda d’oro… un privilegio raro

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28/02/2011
h.19.30

Pazzesco! Ammetto che se non avessi visto il video mi sarei comportato come San Tommaso e non ci avrei mai creduto. Ma davanti all’evidenza sonora e visiva (clicca qui) ho dovuto prendere atto della pubblica dichiarazione del direttore di ARPA Parma (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) Giuseppe Dallara che dall’inceneritore di Ugozzolo uscirà vapore acqueo.
Va bene essere favorevoli all’inceneritore, va bene non voler star lì a spaccare il capello in quattro, va bene non voler fare mettere i bastoni tra le ruote, ma arrivare a negare il postulato cardine della chimica di De Lavoisier “Nulla si crea, nulla si distrugge” e sostenere che bruciare plastica, organico, carta, ferro, mercurio, alluminio produce d’amblè vapore acqueo è qualcosa che va oltre ogni immaginazione. Delle due l’una: o è la più grossa cazzata che sia mai stata proferita o è una rivelazione da premio nobel per la chimica.
Anche a fronte di un’immediata interpellanza in Regione dei grillini che chiedono le sue dimissioni perchè “è un dirigente che ha violato il codice di comportamento e quello disciplinare, recando un danno di immagine all’Agenzia e diffondendo false informazioni”, nelle ore successive Dallara ha provato ad aggiustare… ma il video è sotto gli occhi di tutti e ciascuno è in grado di farsi un’opinione. 
Un’uscita delirante aggravata dall’essere stata pronunciata in una scuola (ndr: liceo classico Romagnosi), davanti a dei ragazzini, che, tra l’altro, non si fa neanche il gioco degli incenitoristi perché azzera la credibilità di chi ha l’ardire di esternarla. Anzi, mi auguro che non la creda neppure lui stesso.
E’ bizzarro che il direttore di Arpa provi a dipingere un quadro idilliaco dell’impianto proprio quando Arpa nazionale (e quindi non degli invasati estremisti ambientalisti) non è in grado di fornire risposte definitive sui loro effetti della salute, mentre altri studi scientifici hanno posto, mettiamola così, più di un dubbio sui loro rischi cancerogeni.
Queste rassicurazioni sulle emissioni degli inceneritori mi hanno fatto venire in mente il capolavoro di Fabrizio De Andrè “Geordie”, un’interpretazione memorabile di una ballata britannica del XVI secolo. Il protagonista della canzone, Geordie per l’appunto, è stato condannato all’impiccagione per aver rubato “dei cervi nel parco del Re”. La fidanzata implora per la vita di Geordie, ma alla fine questi viene impiccato. Con una “corda d’oro”, però, “un privilegio raro”…
Un privilegio che sarà riservato anche ai parmigiani che pure avranno la loro corda d’oro… un aerosol di vapore acqueo!
Che dire… se penso che chi dovrà controllare le emissioni dei fumi dell’inceneritore a garanzia della salute dei cittadini sarà proprio Arpa, mi vengono i brividi…
A proposito, ma se esce vapore acqueo perché cavolo stiamo a perdere tempo e soldi a fare dei controlli? E perché da due anni siamo qui a fare convegni, polemiche durissime, manifestazioni in piazza contro la costruzione dell’impianto? Poteva mica dircelo prima?

                                                                                    Andrea Marsiletti

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