Colorno: oltre 20 mila visitatori per la Mostra delle Porcellane

Sono stati oltre 20 mila i visitatori della mostra “Le Porcellane de Duchi di Parma. Capolavori delle grandi manifatture del ’700 europee”, curata da Giovanni Godi e Antonella Balestrazzi, che si è svolta dal 15 maggio al 19 settembre di quest’anno alla Reggia di Colorno, patrimonio di straordinaria rilevanza storico-architettonica della Provincia di Parma
Ai visitatori fisici si aggiungono quelli virtuali: 250 mila, tra Facebook e Instagram.

“Il bilancio della mostra è decisamente positivo, innanzitutto per gli oltre 20 mila visitatori, una cifra che nessuna mostra a Colorno è riuscita più a raggiungere da almeno un decennio” ha spiegato il Delegato provinciale al Patrimonio Alessandro Tassi Carboni, nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamattina a Palazzo Giordani, sede della Provincia di Parma. “E poi per l’eco che l’esposizione ha ottenuto sui media nazionali e sui social – continua Tassi Carboni – ma soprattutto per la soddisfazione manifestata dai visitatori, molti dei quali stavano scoprendo, grazie alla mostra, la Reggia e i suoi giardini.”

L’idea della mostra è nata dal progetto più ampio di riarredo della Reggia, dallo studio dei documenti che in questi anni, grazie alla collaborazione tra la Provincia e il Comune di Colorno, ha portato grandi risultati in termini di visibilità e di numero dei visitatori.

“Il percorso espositivo che si snodava tra tutte le sale del piano nobile è stato “una mostra nella mostra”, che ci ha confermato che a funzionare è il connubio tra il contenitore e il contenuto temporaneo, ovvero tra la Reggia e le iniziative che in essa vengono di volta in volta proposte” ha sottolineato Antonella Balestrazzi, Presidente di Antea e co-curatrice – Questa mostra ha riportato la Reggia di Colorno nei circuiti nazionali e ci ha permesso di stabilire delle importanti relazioni con le più grandi istituzioni culturali italiane, fondamentale per continuare nel progetto di ricollocare mobili e arredi nella preziosa residenza ducale.”

 “Voglio ringraziare i vari privati che, con molta liberalità, ci hanno consegnato le loro opere – ha dichiarato il co-curatore Giovanni Godi – e anche l’arch. Salvadego, che ha collaborato gratuitamente con gli allestitori per un risultato che va oltre la durata della mostra: le vetrine e le bacheche rimarranno infatti a disposizione del palazzo per le esposizioni future. Da sottolineare infine l’interesse che musei e collezionisti, non solo italiani, hanno mostrato per il catalogo, considerato imperdibile oggetto di studio e confronto per il settore, che le più importanti biblioteche italiane e alcuni musei, Biblioteca di Palazzo Madama di Torino, Museo Poldi Pezzoli ed altri, hanno chiesto di avere da mettere a disposizione degli studiosi.”

La preziosa esposizione riportava in Reggia le porcellane di Meissen, Sèvres, Vincennes, Chantilly e Doccia, tesori dei Duchi di Parma, oggi patrimonio del Quirinale, della Galleria degli Uffizi e di altre Istituzioni e musei italiani. La mostra è stata promossa da Provincia di Parma, Comune di Parma, Comune di Colorno e Complesso Monumentale della Pilotta a Parma, Archivio di Stato e Soprintendenza Archeologica belle arti e Paesaggi per Parma e Piacenza, rientrava nel cartellone di Parma 2020 + 21 e si è giovata del contributo economico di Fondazione Cariparma

“Questa mostra, premiata da ottimi riscontri e caratterizzata da significative sinergie istituzionali – afferma il Sindaco di Colorno Christian Stocchi – ha segnato un’importante ripartenza per Colorno in questo contesto emergenziale, accompagnando una stagione ricca di proposte culturali. Un modo efficace per valorizzare la Reggia e tutto il territorio.”
La conferenza stampa è stata l’occasione per illustrare alcune altre iniziative in corso e in programma per la valorizzazione della Reggia.

I RESTAURI
In concomitanza con la mostra si è provveduto a “rinfrescare” gli spazi museali con gli accurati interventi di restauro dei serramenti, che vanno ad affiancarsi   alla campagna di restauro e riposizionamento delle statue esterne danneggiate dal terremoto e che ripropongono un’imperdibile scenografia architettonica, espressione dell’antico splendore della Reggia.

L’AUDIOGUIDA EASYGUIDE
La mostra è stata l’occasione per realizzare un’innovativa audioguida, disponibile presso la biglietteria della Reggia, che può essere ascoltata direttamente sul proprio cellulare, in totale sicurezza, nel rispetto delle normative di contenimento del Covid-19.
Due sono i percorsi: il primo interno che riguarda la mostra, il piano nobile della Reggia, l’Appartamento del Duca Ferdinando e la Cappella di San Liborio, mentre il secondo è una guida storico – botanica del Giardino.
Non si tratta di una app, l’accesso ai contenuti è aumentato e avviene attraverso la scansione di un codice QR, consegnato al visitatore nel momento dell’acquisto dell’audioguida. In questo modo non è necessario scaricare nulla sul proprio smartphone ed è possibile usufruire
dei contenuti senza alcuna connessione internet.
I testi, disponibili in italiano, inglese e francese, rimangono fruibili nelle 24 ore successive il primo accesso.
Easyguide, sviluppata da MuseumMate, società leader spagnola che da oltre 20 anni promuove in tutto il mondo l’uso della tecnologia e delle soluzioni digitali all’interno di musei e istituzioni culturali, è un vero e proprio assistente alla visita, che ognuno può portare con sé e utilizzare quando meglio crede.
Nelle prime tre settimane di utilizzo è stata ascoltata da circa 700 visitatori, che si sono detti assolutamente soddisfatti del suo funzionamento e dei contenuti, esaustivi e di immediata fruizione.

LE MOSTRE
Intanto continuano in Reggia anche le proposte espositive.
In questi giorni, nel contesto del Festival Colorno Photo Life è visitabile la mostra “Ferdinando Scianna. Due scrittori: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges” (sino 8 dicembre), cui sta per aggiungersi “Carla Cerati. Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi” (16 ottobre – 8 dicembre).
Le mostre in programma, entrambe monografiche ed entrambe curate da Sandro Parmiggiani, sono organizzate da Antea in collaborazione con la Provincia di Parma e con il Gruppo Fotografico Color’s Light, grazie ai prestigiosi prestiti del Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma.

L’occasione di queste mostre fotografiche apre al pubblico la possibilità di accedere agli Appartamenti Farnesiani, le sale recentemente restaurate a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, con le volte affrescate che rinviano al periodo dei tronfi farnesiani.

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