Comuni Montani, “Governo valuti meglio i parametri della finanziaria”

23/01/2010
h.15.40

“Il Governo valuti meglio l’oggettività dei parametri utilizzati dalla Finanziaria nel definire i Comuni montani, per evitare che condivisibili ragioni di lotta agli sprechi si trasformino in ingiuste discriminazioni, che porteranno al definitivo spopolamento delle zone di montagna”. Lo sostiene il Capogruppo dell’Udc in Commissione Ambiente alla Camera, Mauro Libè, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno.
“Le norme vigenti, ha proseguito l’esponente centrista, definendo montani i comuni con il 75% della superficie oltre i 600 metri di altitudine, escludono dalla categoria moltissime comunità, soprattutto dell’Appennino emiliano.
A tali enti presto mancheranno i fondi per l’agricoltura, la forestazione e lo sportello unico imprese e, soprattutto, quelli per le scuole di montagna, che garantiscono alle famiglie un servizio meritorio, la cui soppressione avrebbe delle conseguenze gravissime sulla vita di tanti giovani”.
“Questi, ha concluso Libè, non sono ambiti nei quali si può intervenire senza valutare attentamente le esigenze degli abitanti delle zone più disagiate e le reali possibilità di intervento dei Comuni”.
“Mi auguro – dichiara Libé – che il Ministro si attivi per modificare questa rigidità normativa permettendo di valutare le condizioni montane anche in base ad altri parametri importanti come, per esempio, la distanza dai capololuoghi di provincia o dai centri più importanti”.

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