Il 26 novembre scorso, nelle province di Milano, Monza-Brianza e Parma, i Carabinieri del Comando
Provinciale di Milano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal gip del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei
confronti di dodici persone (tre ucraini, otto moldavi e un italiano) ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio.
Il provvedimento scaturisce dall’esito di un’attività di indagine iniziata nell’estate del 2022 e
sviluppata mediante articolate attività tecniche di intercettazione dal Nucleo Investigativo di Milano
nei confronti di un gruppo dell’est Europa, dedito alla commissione di furti di ingente valore ai danni
di aziende, per lo più operanti nel settore della logistica.
Le attività investigative hanno consentito di documentare l’operatività di un sodalizio composto da
cittadini moldavi, ucraini e italiani, i quali, con un’organizzazione para-militare, perpetravano furti ai
danni di aziende operanti prevalentemente nel settore della logistica in tutto il nord-est,
appropriandosi di grandi quantità di materiale di elettronica di ingente valore (cellulari, tablet,
notebook), nonché di metalli preziosi e articoli di abbigliamento.
I reati sono stati attuati attraverso uno schema consolidato, con blitz fulminei della durata media di 10 minuti, sempre durante la notte, quando le aziende erano chiuse o vi era la presenza di pochissimi operai.
Gli indagati, dopo avere sbarrato le vie di accesso al sito, preso di mira mediante numerose autovetture rubate poco prima dell’assalto, cospargevano le strade con chiodi a tre/quattro punte per mettere fuori uso eventuali pattuglie delle forze dell’ordine. Quindi utilizzando dei furgoni rubati, per sfondavano le porte di accesso, entrando in massa, senza mai utilizzare armi, né violenza nei confronti delle eventuali persone presenti.
La merce trafugata veniva trasferita, a poca distanza dall’obiettivo, su mezzi puliti e poi spostata, temporaneamente, in locali di alcuni membri del gruppo che avevano compiti esclusivi di custodia.
Attraverso le indagini sono state ricostruire le responsabilità degli indagati circa quattro assalti
commessi tra dicembre 2021 e ottobre 2022 ai danni di aziende nelle province di Milano, Treviso, Bergamo e Venezia, dalle quali venivano asportati numerosi articoli elettronici, metalli preziosi e abbigliamento di marca, per un valore complessivo di circa 250.000 euro.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, è stato rinvenuto un fucile risultato
rubato e undici cartucce di vario calibro, nella disponibilità di un cittadino moldavo, non destinatario
del provvedimento, che veniva pertanto arrestato nella flagranza del reato di detenzione abusiva di
armi da fuoco e ricettazione.
Sono stati, inoltre, rinvenuti e sequestrati a carico degli indagati una fiamma ossidrica, alcuni
passamontagna, centraline modificate di autovetture, duplicati di chiavi e spadini per l’apertura di
macchine, nonché un disturbatore di frequenze (jammer), tutto materiale utilizzato durante i furti.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e la eventuale responsabilità degli indagati sarà accertata solo all’esito del processo e della eventuale sentenza definitiva di condanna, vigendo fino a quel momento il principio della presunzione di non colpevolezza.