Coronavirus: presi d’assalto il supermercati di Parma, come se si dovesse affrontare l’Apocalisse. FOTO. I commenti di Esselunga, Coop e Banco Alimentare

Nonostante il fatto che, a più riprese, le autorità abbiano consigliato di non prendere d’assalto i supermercati perché rimarranno sempre aperti, i cittadini vi si sono riversati in massa, soprattutto in quelli fuori dal centro storico, facendo acquisti come se si dovesse affrontare l’apocalisse.

Nelle immagini che scorrono a corredo di questo articolo potete vedere come si presentava ieri sera (lunedì 24) alle 19 un noto supermercato della prima periferia parmigiana.

Le immagini valgono più delle parole.

E senza parole erano anche gli sventurati clienti della tarda serata di ieri che si aggiravano fra le corsie quasi alienati, alla vana ricerca di patate, cipolle, verdure surgelate, pesce, carne, crackers e pane in cassetta. Oltre naturalmente ai disinfettanti, quasi introvabili.

Ma non era l’unico in queste condizioni naturalmente, perché da quando è stata annunciata la chiusura delle scuole e l’annullamento di spettacoli e manifestazioni, tra cui alcune partite di serie A, si è scatenato il panico e la psicosi da Covid-19.

“Esselunga – sono le parole del Ceo Sami Kahale – ha chiaramente dovuto affrontare un aumento significativo e inaspettato della domanda, a causa della diffusione del Coronavirus. Negli ultimi due giorni, abbiamo gestito in modo efficiente questo incremento improvviso e siamo riusciti a soddisfare un livello di domanda pari a più del doppio del normale. Anche oggi abbiamo assistito a un simile aumento di richieste e siamo riusciti a soddisfarle. Non abbiamo registrato carenze di prodotti nei nostri magazzini e non prevediamo di averne. La sfida più grande è quella di accelerare il rifornimento degli scaffali, ma abbiamo in atto un piano straordinario, per esempio oltre 150 persone della sede si sono rese disponibili a supportare i colleghi impegnati nei negozi. Le nostre operazioni stanno proseguendo nel migliore dei modi, nonostante le circostanze”.

Anche per ciò che riguarda il servizio di e-commerce le richieste sono state cinque volte superiori rispetto alla norma.

Coop invece fa sapere che “in merito all’afflusso di soci e clienti nei negozi di Parma e in regione, solo nella giornata di ieri, a partire dal pomeriggio, si sono registrati aumenti di vendite anomali e significativi, con comportamenti di spesa che si sono discostati da quelli abituali. Non si segnalano al momento criticità nel rifornimento dei beni di consumo più importanti. Come un po’ dappertutto non sono facilmente reperibili, invece, articoli come disinfettanti e mascherine che sono stati richiesti in quantità nettamente superiori alle abitudini di consumo. La Cooperativa è al lavoro per garantire il consueto servizio e presidio per tutti i soci e i clienti”.

E per quanto riguarda gli ultimi sviluppi di cronaca inerenti al tema Coronavirus in Italia, Coop Alleanza 3.0 si è attivata fin da subito con le unità sanitarie locali, che hanno confermato la validità delle misure di prevenzione nei confronti dei dipendenti, già adottate da qualche settimana nei propri negozi.

Chi è particolarmente preoccupato da questa situazione è la rete del Banco Alimentare che da più di 30 anni in Italia opera nel recupero delle eccedenze alimentari, anche in questo frangente sta cercando in tutti i modi e con tutti i mezzi disponibili di non far mancare il suo sostegno alle oltre 7.500 strutture caritative che assistono circa 1,5 milioni di persone in difficoltà.

Le organizzazioni Banco Alimentare del nord Italia sono state infatti messe a dura prova nel loro sforzo di coniugare tutto quanto stabilito dalle diverse autorità competenti in merito all’emergenza epidemiologica da CODIV-19, con l’impegno di non far venire meno il sostegno alle strutture caritative che si spendono a vantaggio della parte più vulnerabile della nostra società.
“Vogliamo che chi vive in situazione precaria possa continuare a sperimentare sostegno e vicinanza anche in una situazione di emergenza – dichiara Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare. L’impegno di Banco Alimentare è rivolto non solo a garantire il più possibile una regolarità del servizio e le corrette forniture di generi alimentari alle strutture caritative: siamo ancor di più impegnati con la nostra ordinaria operatività al diffondersi di una cultura della solidarietà rispettosa del bene dell’altro e capace di accoglienza”.

Tatiana Cogo

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