02/03/2009
h.11.30
Contrastare la crisi economica sostenendo l’innovazione anche in agricoltura. E’ questa la strada che ha deciso di percorrere la Regione dando il via a un programma straordinario di investimenti nel campo della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo.
Le risorse complessivamente a disposizione ammontano a circa 21 milioni e 500 mila euro: uno stanziamento superiore di circa il 60% a quello medio annuale che negli ultimi anni si è attestato sui 13- 4 milioni di euro.
“Abbiamo deciso questo impegno straordinario perché siamo di fronte a un anno straordinario – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – un anno di recessione con una calo dei redditi e dei consumi anche alimentari e che vedrà acuirsi il confronto competitivo tra i Paesi.
Da questa competizione si può uscire anche più forti se si innova. La Regione ha deciso di fare questa scelta, con la quale vogliamo dare un segnale di incoraggiamento alle imprese, ma anche a livello nazionale perché si faccia altrettanto in Italia“.
Le iniziative in arrivo sono diverse, ma accomunate da un obiettivo di fondo: trasformare la recessione in un’ opportunità di ulteriore qualificazione del sistema agroalimentare regionale.
In particolare le risorse destinate a sostenere progetti di ricerca competitiva immediatamente brevettabili saranno pari a circa 8 milioni di euro, 7 milioni di euro andranno a sostenere il “capitale umano” ovvero l’attività di assistenza tecnica e consulenza professionale al servizio delle aziende, mentre 6 milioni finanzieranno progetti di ricerca di interesse generale.
E proprio su questo tipo di ricerca la Regione ha anche avviato collaborazioni con le Fondazioni bancarie dell’Emilia-Romagna.
Due in particolare le iniziative in corso, una con la Fondazione Carisbo per la mappatura del genoma del grano duro e una con le Fondazioni bancarie della Romagna per la mappatura dei genomi del pesco e dell’albicocco. Inoltre è in via di definizione una collaborazione stabile su alcuni settori di ricerca di comune interesse con un Consorzio che riunisce 15 Fondazioni bancarie e coordinato dalla Cariplo.
I tre bandi per la ricerca e l’innovazione e gli altri progetti
In prima fila ci sono i 3 bandi per la ricerca, l’innovazione e la sperimentazione in agricoltura approvati dalla Giunta regionale nell’ambito del “Programma poliennale dei servizi di sviluppo al sistema agroalimentare” e che stanziano complessivamente per il 2009 circa 5 milioni di euro.
Rivolto a università, centri e istituti di ricerca, piccole e medie imprese agroalimentari, cooperative di lavorazione e trasformazione, consorzi, il Programma 2009 rappresenta un’importante novità rispetto agli anni passati: un filone di finanziamento (1 milione 400 mila euro) infatti è rivolto a sostenere progetti di ricerca competitiva, immediatamente brevettabili, in grado di avere dunque ricadute dirette sulla capacità delle imprese di stare sul mercato.
Degli altri due bandi, uno (3 milioni di euro) è rivolto a sostenere a progetti di ricerca di interesse più generale, nei settori forti del “made in Emilia-Romagna” (prodotti a qualità certificata, tipici e tradizionali) mentre l’altro (390 mila euro) permetterà di finanziare progetti di ricerca a sostegno di un altro settore strategico, quello della produzione integrata, con particolare attenzione agli interventi in campo fitosanitario e alle tecniche di fertilizzazione.
I contributi nei tre casi andranno da un minimo del 45% ad un massimo del 90% dell’importo ammissibile.
I bandi sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna, n° 25 del 20 febbraio 2009, e le domande andranno fatte pervenire entro il 23 marzo presso lo sportello istituito presso il Servizio sviluppo del sistema agroalimentare a Bologna, in Viale Silvani 6.
Lo stesso sportello è aperto per informazioni tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13.
A questi 5 milioni vanno aggiunti ulteriori 3 milioni di euro destinati a finanziare i progetti poliennali di ricerca già approvati e avviati in anni precedenti.
Uscirà invece in aprile il bando per il finanziamento dei progetti di filiera che destina 4 milioni 700 mila euro per sostenere progetti di ricerca e di innovazione. Un intervento anche questo innovativo che la Regione ha deciso di avviare nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale.
Un milione 800 mila euro sono invece stati stanziati per la diversificazione delle colture. Si tratta di risorse per sostenere la ricerca e la sperimentazione a supporto della riconversione delle colture bieticole. I progetti sono già stati finanziati.
Infine, sette milioni sono stato destinati ad attività di assistenza tecnica e consulenza professionale. Si tratta di risorse in parte erogate direttamente dalla Regione e in parte in arrivo grazie al Programma regionale di sviluppo rurale. L’obiettivo è di sostenere l’acquisizione di competenze specialistiche e l’aggiornamento professionale degli agricoltori.
Gli agricoltori potranno anche acquistare direttamente i servizi di assistenza tecnica utilizzando specifici voucher.