Daffadà (Pd): “Vaccinare contro il Covid anche chi lavora in appalto nelle strutture sanitarie”

Un’interrogazione a prima firma del consigliere Democratico Daffadà chiede di ampliare la platea di chi viene inserito nei piani vaccinali: vaccinare contro il Covid anche chi lavora in appalto nelle strutture sanitarie

«Un anno di pandemia ci ha dimostrato che è il personale delle strutture sanitarie e per anziani, la prima linea da difendere in modo prioritario. Anche per garantire una sicura ripartenza», il consigliere regionale Matteo Daffadà (PD) commenta l’interrogazione che ha depositato questa mattina affinché venga inserito il personale dei servizi per Ospedali, CRA e Hotel Covid nei piani di vaccinazione anti Coronavirus, estendendo la somministrazione del siero anche a chi lavora con contratti in appalto.

L’interrogazione è stata sottoscritta anche da altri colleghi del PD.«Il personale dei servizi di pulizie, sanificazione, della ristorazione, dei servizi di lavanderia degli indumenti degli ospiti, della biancheria da letto e bagno delle strutture sanitarie e Cra e ad altro titolo, che operano nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e nelle Rsa, con contratti di appalto, parimenti al personale diretto, sono esposti a un rischio elevato di contagio – continua Daffadà – e in questo modo anche al pericolo di trasmettere il Covid a pazienti e persone vulnerabili e fragili; per questo la loro mancata inclusione nella vaccinazione preferenziale creerebbe una disparità ingiustificata tra lavoratori diretti e lavoratori in appalto».

Da queste considerazioni è nato l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “quale giudizio esprima in merito ai tempi di vaccinazione del personale dei servizi suddetti degli Ospedali e delle Cra, nonché del personale degli hotel Covid e delle cooperative sociali affidatarie dei servizi alla persona e quali attività siano in atto per raggiungere la piena copertura vaccinale di tali settori lavorativi”.

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