
L’ottobre scorso alcuni cittadini, ravvisando la mancanza dei requisiti richiesti dalla legge nella proposta d’intervento di demolizione e ricostruttivo da parte del Parma Calcio 1913 srl, recepita dal Comune di Parma, hanno presentato un esposto ad ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione).
L’evidente violazione della normativa, peraltro messa in luce dagli stessi competenti uffici del Comune, e il conseguente esposto hanno indotto ad un fermo dell’iter di approvazione della delibera di pubblico interesse e l’Amministrazione ad interrompere il procedimento.
Nei giorni scorsi ANAC si è espressa, in contrasto fra l’altro con il proprio consolidato orientamento in materia, formulando una nuova e inaspettata tesi. Questa è, a suo stesso dire, il risultato di una “ sovrapposizione di norme”: ma tale metodologia risulterebbe a nostro parere fuori dal sistema normativo.

Nel documento infatti si legge: “Quindi, sovrapponendo le due norme, al progetto di fattibilità e al progetto definitivo dell’art. 183 comma 15 si aggiunge lo studio di fattibilità rispetto al quale non dovrebbe essere richiesta la dichiarazione sul possesso dei requisiti.”. Sebbene non sia un organo giurisdizionale, ma amministrativo, questo passaggio nel testo di ANAC desta la motivata preoccupazione che la legge possa essere stata in qualche modo impropriamente stravolta.
Dopo la risposta di ANAC, ben presto diffusasi fra gli interessati alla vicenda, il Comitato Tardini Sostenibile è venuto a conoscenza che un altro gruppo di cittadini ha provveduto ad inviare ad ANAC un nuovo e diverso esposto sempre, comunque, diretto a segnalare l’illegittimità del procedimento.
Il Comitato Tardini Sostenibile continuerà ad analizzare ogni fase del futuro svolgimento del procedimento, coinvolgendo la cittadinanza e le diverse competenze impegnate sull’argomento, le associazioni e gli organi politici, riservandosi di fare valere le proprie ragioni nelle sedi appropriate.
Comitato Tardini Sostenibile