
02/03/2013
Prima di entrare in campo per la rifinitura a Collecchio che precede la partenza e quindi il ritiro in vista della partita con la Sampdoria, mister Donadoni incontra i media nella sala stampa del centro direzionale crociato.
Il primo argomento della conferenza pre-gara è relativo alle condizioni di Gabriel Paletta: “Ha un affaticamento muscolare che questa settimana lo ha tenuto a ritmo ridotto. Oggi e domani mattina lo valutiamo bene. Le sue condizioni ovviamente condizionano quello che è il discorso tattico”.
Al di là delle valutazioni sulle condizioni dei singoli, il tema che è caro al mister gialloblu è decisamente quello dell’approccio alla partita e dell’atteggiamento che i crociati dovranno avere durante il match: “Noi dobbiamo cercare di invertire il ruolino di marcia. Serve una grande prestazione contro una squadra che ha trovato una sua quadratura e risultati. Questo per la Sampdoria vuol dire morale, vuol dire convinzione. E’ una diretta concorrente per quel che riguarda la classifica, sulle ali dell’entusiasmo vorrà incrementare ulteriormente il suo bottino e noi invece dobbiamo provare assolutamente a invertire la rotta con una prova di spessore che abbia continuità nel corso della gara e che quindi non duri solo un tempo. Non dobbiamo fare l’errore di pensare solo alle qualità e ai pregi dei nostri avversari. Serve rimanere concentrati prima di tutto su noi stessi. Diversamente infatti vorrebbe dire che ci guardiamo le spalle e invece io sono un’ottimista, mi piace guardare avanti, in positivo, alle qualità che noi possiamo avere e a cosa possiamo determinare”.
Come sta la squadra sotto il profilo mentale? “Dobbiamo imparare a dare sempre il massimo, se non possiamo dare 100 ma 70 allora dobbiamo dare tutto quel 70. E’ fondamentale focalizzarsi su questo e tornare ad aver voglia di fare fatica, anche e soprattutto quando a volte in gara si e’ inciso poco a livello individuale ma si e’ data una gran mano alla squadra”.
Al Marassi poi, in virtù del gemellaggio tra tifoserie si prospetta una grande festa sportiva. Mister Donadoni naturalmente apprezza e aggiunge: “Sarebbe bello fosse sempre così e che ognuno potesse andare allo stadio con la consapevolezza che se ha indosso una sciarpa di un colore piuttosto che di un altro, a ridosso di una curva non rischia comunque nulla. In Italia dobbiamo ancora crescere molto in questo senso e noi che siamo i protagonisti in campo dobbiamo avere comportamenti idonei. Tutti: allenatori, giocatori, giornalisti, devono fare la loro parte per arrivare a far vivere alla gente che viene a vedere le partite e che segue il calcio un pomeriggio piacevole e un clima sereno”.