“E’ pensabile che io possa dire di avere scherzato?”

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29/01/2009
h.15.00
 
Paolo, a che punto siamo? Hai deciso che ti candiderai ugualmente alle primarie (obbligatorie per statuto del PD se una certa parte del partito ne fa richiesta, nonostante le pressioni che si legge ricevi dal PD provinciale e regionale per mollare?
Ho presentato la mia candidatura alle primarie accompagnata da oltre un centinaio di firme. Ho raccolto sostegno alla mia scelta tanto da formare un Comitato di coraggiosi che in questo momento difficilissimo, visto che non si sa come andrà a finire, mi sostiene. Ho visto tanti giovani che vedono nelle primarie la possibilità di vedere concretizzato un partito nuovo in cui contano le idee, le capacità, il consenso e non la provenienza politica o le amicizie. Ho delle idee per Fidenza e per il territorio delle Terre Verdiane che mi sento di portare ad un confronto con il mio partito, con la coalizione di centro sinistra e con la città.
Pensi davvero che possa far finta di niente e dire che avevo scherzato?

Quali argomentazioni adducono dentro il PD per impedire le primarie di Fidenza?
Hai colto in pieno: a Fidenza si vogliono impedire le primarie, che è ben diverso dal voler impedire a me di partecipare. Queste sono alcune delle argomentazioni usate: “…un DS in Provincia quindi un Margherita a Fidenza…”; “…un Sindaco deve poter fare sempre il secondo mandato…”; “…un vicesindaco non può sfidare un sindaco…”; “…a chi dei due si deve far da parte deve spettare una poltrona migliore…”; “…il candidato di Fidenza lo decidono a Parma o a Bologna…”; “…alla fine imporranno chi vogliono loro, come sempre!…”.
Direi un vecchio armamentario della politica che poco ha a che vedere con i metodi e le idee con cui è nato il Partito Democratico.

Per fare che cosa ti sei candidato?
Intanto grazie per la domanda visto che sei praticamente il primo che me lo chiede.
Provo a sintetizzare. In primo luogo, far recuperare a Fidenza il ruolo che deve avere all’interno della provincia e delle Terre Verdiane. Non può essere che saliamo agli onori della cronaca politica solo ogni 5 anni perché si vota.
Il secondo comune della provincia ha il dovere di essere protagonista nelle scelte e di assumersi la responsabilità di trainare il territorio, le Terre Verdiane, su obiettivi comuni di integrazione dei servizi e di qualità.
Fidenza è un importante snodo ferroviario. Occorre che questo dato, che è reale, diventi un’opportunità di crescita territoriale, di mobilità migliore, che serva ad avvicinare i servizi alle persone, e ad invogliare le imprese ad insediarsi sul nostro territorio. Penso ad una rivoluzione nell’erogazione dei servizi comunali che possa farci risparmiare risorse e portarsi più vicini ai cittadini. In questo campo occorre innovazione continua. La valorizzazione delle nostre aziende pubbliche di erogazione dei servizi che nonostante la dimensione sono già oggi altamente competitive nella qualità e nei costi.
Penso a valorizzare e a gestire in modo più moderno i luoghi della cultura rendendoli le nuove “fabbriche” di Fidenza. Ad un nuovo e moderno parco dello sport, ad inseguire l’autosufficienza energetica con fonti rinnovabili, al mettere a disposizione aree per aziende che accettano la sfida del rispetto ambientale e della qualità del lavoro, continuare ad avere un’economia che abbraccia tanti più settori possibili perché questo ci aiuta a superare meglio i momenti di crisi, a proseguire il recupero delle aree del centro storico e favorire la riqualificazione da parte dei privati, al non accontentarsi degli ottimi risultati raggiunti con l’ospedale di Vaio, grazie al lavoro di tante persone ma, pensare già alla sua crescita.
Non posso elencare tutto e quindi mi limito ad un concetto: continuare a pensare agli altri oltre che a se stessi, è sempre stato il nostro punto di forza. Oggi ci aggiungiamo anche: pensare al futuro oltre che al presente.
E noi che stiamo bene quando anche chi ci sta accanto sta bene; sappiamo quanto sia importante avere strumenti e risorse per aiutare chi è nel bisogno. Per fare ciò la manutenzione da sola non è sufficiente.
La nuova Fidenza che ho in mente lavora e cresce per questi obiettivi.

Alla luce dell’esperienza che stai vivendo, credi ancora che le primarie inserite nello statuto del PD siano una cosa seria… Mi verrebbe da dire, credi ancora che il PD sia un partito serio?
Seppur tra mille difficoltà che, dal livello nazionale, naturalmente ricadono anche a livello locale, io credo che la novità del PD sia ancora attuale. Non lasciamoci trarre in inganno dalla situazione di Parma.
L’esempio delle primarie e del suo utilizzo è emblematico. E’ sufficiente guardare fuori dai nostri confini per vedere che la situazione in altri luoghi è ben diversa. In tantissimi comuni della regione si stanno facendo le primarie; queste vengono pubblicizzate e vendute come grande strumento democratico.
Da noi sono trattate solo come una resa dei conti… e non parlo solo di Fidenza. I partiti e le loro idee camminano sulle gambe delle persone; può essere che non tutti abbiano capito bene che cosa stavano facendo quando hanno aderito al PD.
Chi crede nella possibilità di cambiare le cose non può mollare adesso, alle prime difficoltà.

Se dovessi scommettere 10 euro, come finisce questo braccio di ferro fidentino?
Sono certo che i fidentini saranno chiamati attraverso le primarie a scegliere tra diverse persone e diversi programmi per individuare quale sarà il candidato del centrosinistra.
E’ la forza delle cose che ci porterà lì.

Cosa pensi della candidatura di Mario Cantini?
Quando una persona si mette in gioco per la propria città è sempre da apprezzare. Noto una tendenza a santificarlo un po’ troppo affrettata. Sono in attesa, come tutti, di capire per fare che cosa si è candidato. Ma, come vi dicevo prima, so che questa è una difficoltà comune a molti candidati.

Nella sua intervista su ParmaDaily Guido Giombi, esponente del Governo Ombra Shadow 2.0, ti definisce il candidato del vecchio PCI-DS… Ti senti tale?
Quando sono entrato per la prima volta nella sezione del PDS di Fidenza, Guido era arrivato, mi pare, da alcune settimane. Quindi sa bene da dove vengo visto che poi abbiamo lavorato insieme anche in Consiglio Comunale. Con i miei compagni di viaggio penso sempre a dove vogliamo andare e non da dove veniamo. E’ molto più importante e appassionante.
Il resto sono solo ricordi.

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