Educ: un anno di diritti umani

20/05/2009
h.11.40

È alla fase conclusiva il progetto Educ “Un anno di diritti umani”. Venerdì prossimo, 22 maggio, dalle 9.30 alle 12.30 si svolgerà infatti all’Istituto Giordani (via Lazio 3) la giornata finale in cui verranno presentati i lavori realizzati dai ragazzi durante l’anno scolastico 2008/2009.
Educ è il progetto promosso e sostenuto dalla Provincia, in collaborazione con Forum Solidarietà, in cui le scuole partecipano con i loro studenti al percorso di incontro e dialogo con le associazioni sulla cultura della pace e della cittadinanza attiva.
L’incontro di venerdì si aprirà con i saluti dell’assessore provinciale alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni, della dirigente scolastica dell’Istituto Giordani Lucia Sartori, della funzionaria della Regione Emilia Romagna Mirella Orlandi e di un rappresentante di un’associazione che ha partecipato ai percorsi di educazione alla pace nelle scuole.
Interverrà inoltre il sociologo Marco Deriu, che proporrà una riflessione sul tema dei diritti umani, tema che ha contraddistinto tutti i lavori effettuati nelle classi con i docenti e gli studenti.
Nell’occasione sarà presentato il nuovo bando per l’anno scolastico 2009/2010 che avrà come tematiche principali cui fare riferimento: il diritto al cibo ed economia solidale; il mondo in guerra; oltre la legge Basaglia: la salute mentale ieri e oggi; educazione alla legalità e alla responsabilità civica e la tortura nel mondo.
Con il progetto Educ vogliamo corrispondere al bisogno educativo e formativo delle scuole del territorio impegnate affinché i giovani assumano un ruolo cosciente e responsabile nella società civile – afferma l’assessore Mozzoni -. L’iniziativa mira infatti alla creazione di una cittadinanza critica e consapevole attraverso il coinvolgimento concreto degli studenti sul tema dei diritti, della solidarietà e della partecipazione, promuovendo una cultura di pace.
L’esperienza di questi sette anni del progetto ci dimostra l’importanza dell’educazione ai diritti umani e alla cittadinanza attiva. Un’esperienza positiva e incoraggiante che ci motiva a proseguire su questa strada.”

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