Efsa 2, le preoccupazioni di PD e IpP

27/02/2009
h.10.30

La notizia, apparsa oggi su una testata locale, relativa alla possibilità che il Parlamento Europeo possa giungere alla costituzione di una seconda Autorità per la Sicurezza Alimentare, richiede una pronta, quanto decisa, risposta in sede locale e una tempestiva sollecitazione del Governo italiano per bloccare questa eventualità.
Per quanto i contorni non siano del tutto chiari, il pericolo che questa operazione porti ad uno svuotamento e, comunque, ad una perdita di ruolo dell’Efsa insediata a Parma è evidente e non può non chiamare le istituzioni locali ad una presa di posizione.
Tra l’altro, questa notizia giunge nel momento in cui, finalmente, il processo di costruzione delle strutture di servizio richieste per l’insediamento dell’Autorità alimentare sembra in fase di avvio.
Il Gruppo del Partito Democratico, nella convinzione che questa reazione debba essere unanime, chiede che al Consiglio Comunale del 06.03. p.v. sia presa posizione sul punto, con assoluta precedenza su ogni altra problematica ad oggi nota.
A tal fine, nella giornata di oggi si provvederà a depositare un Ordine del Giorno, che vuol rappresentare una base di discussione per favorire la sintesi indispensabile nella seduta del 6, all’inizio della quale si auspica che il Sindaco voglia puntualmente relazionare sulla questione.

Giorgio Pagliari
Capogruppo PD

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h.10.45

La possibilità di un’altra Efsa che depotenzi quella di Parma, oltre a rappresentare un inutile sperpero di soldi, è motivo di preoccupazione e di rischio per la nostra città. Il gruppo di Impegno per Parma, pertanto, accoglie la proposta del Pd di discutere nella seduta del 6 marzo un Ordine del giorno per dare al Parlamento europeo e in seconda battuta anche al Governo una pronta, ferma e decisa risposta per respingere l’eventualità.
Proprio per questo il gruppo di Impegno per Parma, nell’accogliere l’invito di parte della minoranza, rilancia invitando i diversi gruppi consiliari a mettersi al lavoro per redigere un Ordine del giorno il più condiviso possibile. Se la proposta del Pd è davvero di un Ordine del Giorno condiviso, pensiamo vada condiviso dall’inizio, ci sembra il modo migliore per costruire una posizione forte di tutto il Consiglio.
Questo in quanto solo attraverso la condivisione e l’unanimità del Consiglio comunale si potrà dare un segnale forte alle istituzioni nazionali ed europee e, inoltre, assumere una presa di posizione che non vada a minare quanto Parma sta costruendo, e proprio in questi mesi consolidando, per diventare una vera e propria capitale europea della sicurezza alimentare.

Il gruppo
Impegno per Parma

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