Elezioni comunali di Colorno, INTERVISTA: faccia a faccia tra Alberto Padovani e Christian Stocchi

Nella foto, da sinistra: Alberto Padovani e Christian Stocchi

Due settimane fa, con un video pubblico postato su Facebook, il candidato sindaco di Colorno Alberto Padovani aveva lanciato il “guanto di sfida” al candidato Christian Stocchi, scegliendo ParmaDaily come “terreno del confronto” (guarda il video di Padovani!). Stocchi ha accettato la sfida.

La Redazione ha colto volentieri l’occasione e ha intervistato i due candidati ponendo a entrambi le stesse domande sui temi amministrativi e politici colornesi.

Puoi presentarti?

ALBERTO PADOVANI: Ho 48 anni, vivo con mia moglie Cinzia e tre figli (Samuele, Francesco e Laura). Mi ritengo molto fortunato per questo. Lavoro dal 1995 come socio di Proges, cooperativa leader nei servizi educativi: mi occupo di sostegno scolastico e sono bibliotecario a Fontevivo. Mi piacciono molto i servizi che sto svolgendo. Sul piano artistico scrivo canzoni e poesie: come cantautore ho una buona attività live e ho prodotto cinque album come ManìnBlù; come poeta ho scritto e pubblicato quattro libri. Dal 1999 al 2009 ho ricoperto gli incarichi di Consigliere e Assessore (dal 2004 al 2009, nella giunta presieduta dal Sindaco Gelati), presso il Comune di Colorno. Dal 2009 al 2018 ho presieduto la Sezione Pezzani di Italia Nostra Colorno e Bassa Est. Ringrazio ancora i Soci per avermi sostenuto in questa bellissima opportunità di rappresentare l’associazione.

CHRISTIAN STOCCHI: Ho 41 anni. Sono sposato e ho un bimbo di due anni. Sono stato consigliere comunale di Colorno dal 2004 al 2009; sono stato anche consigliere della Pro Loco e membro della Consulta del Volontariato colornese. Insegno sia nella scuola sia in ambito accademico (all’Università di Modena e Reggio Emilia e all’ISSR dell’Emilia-Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna). Ho avuto anche una lunga esperienza professionale nel Comune di Parma, di cui sono stato tra l’altro coordinatore della comunicazione durante la gestione commissariale: è stata un’esperienza molto formativa per capire a fondo i meccanismi di una macchina amministrativa complessa. A partire dai miei libri, ho ideato un metodo, definito “Esopo digitale”, fondato sulla tecnica favolistica, per prevenire cyberbullismo e altri rischi del web, incontrando in questi anni oltre seimila ragazzi di varie città italiane.

Perché hai deciso di candidarti a sindaco di Colorno?

ALBERTO PADOVANI: Credo di avere maturato in questi anni le idee giuste per dare un contributo positivo, per il rilancio di Colorno. Un paese stupendo, che ha bisogno di tornare a sentirsi importante: la Capitale della Bassa Est. Colorno ha un patrimonio storico-artistico di livello nazionale, ha una storia importante. I colornesi hanno una grande voglia di crederci, di partecipare, di sentirsi ascoltati nella loro volontà di contribuire al rilancio. Noi di ColornoLAB possiamo essere i migliori interpreti di questo sentimento, perché siamo i meno legati ai partiti e alle loro logiche chiuse. In 10 anni di amministrazione e altrettanti di presidenza di Italia Nostra, credo di avere acquisito il giusto mix di intraprendenza ed esperienza. Saranno poi i cittadini a valutare. Il voto è sacro e va rispettato.

CHRISTIAN STOCCHI: La mia passione politica nasce da lontano. E così il legame affettivo con Colorno. Ho cominciato a fare politica per il mio paese poco più che ventenne. L’esperienza come consigliere era stata assorbente e stimolante. Ora mi sono candidato per contribuire, insieme a tutta la mia squadra e ai cittadini di Colorno, a migliorare il nostro Comune, che negli ultimi anni si è fermato. Serve, oggi più che mai, un rilancio, un vero progetto strategico. Bisogna ricucire il paese e recuperare il rapporto diretto con i cittadini.

Chi ti sostiene?

ALBERTO PADOVANI: La nostra è una lista civica. Il programma e i candidati rispecchiano questo spirito libero e indipendente: ciò significa che le nostre idee ed energie le mettiamo tutte nel programma per migliorare Colorno. Nei prossimi giorni avremo l’appoggio pubblico di alcune forze politiche che hanno manifestato interesse verso il nostro progetto e che ringrazio per questo. Ma siamo e rimaniamo l’unica vera lista civica nella competizione elettorale colornese.

CHRISTIAN STOCCHI: La mia candidatura è nata innanzitutto dalla richiesta di oltre cento famiglie colornesi che hanno creato un comitato che porta il mio nome. Il che mi onora e mi carica di responsabilità. Sono un candidato civico nel senso che non sono iscritto ad alcun partito. Hanno poi espresso il loro esplicito appoggio anche i partiti di centrodestra della Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, il cui ruolo è molto importante e riconosciuto nel simbolo della “Lista Stocchi”. L’alleanza che mi sostiene, pertanto, è composta da una componente civica e da una partitica, ed è aperta a chi vuole cambiare Colorno. Penso, ad esempio, alla qualificata candidatura nella nostra lista del consigliere uscente Maurizio Segnatelli che proviene da un’altra storia politica rispetto a quella dei partiti che mi appoggiano ma ciò non ha impedito a Maurizio di essere un protagonista del nostro progetto. Penso anche al pubblico sostegno che ci ha espresso Pietro Marocchi, già segretario del PCI di Colorno e poi esponente di Articolo Uno-LEU, che si è riconosciuto nel nostro progetto in modo disinteressato, senza chiedere nulla per sé.

Quali riscontri hai ricevuto in queste prime settimane di campagna elettorale? Quando parli con i cittadini, questi cosa ti dicono, cosa si aspettano dal Comune?

ALBERTO PADOVANI: Ho ricevuto buoni riscontri, ed ho rilevato un clima di grande rispetto. Di questo voglio ringraziare i colornesi, in quanto capiscono che non è semplice cercare di interpretare le necessità di una comunità. L’ascolto, il rispetto reciproco, il dialogo sono gli strumenti fondamentali per poi proporre un progetto credibile e concretizzabile, a beneficio di Colorno e dei Colornesi. Frazioni comprese, ovviamente: ci teniamo molto a tutto il territorio comunale, in una visione complessiva.

CHRISTIAN STOCCHI: Sento un clima positivo di fiducia e di speranza. I colornesi mi chiedono di cambiare Colorno. Insieme. Di poter condividere le scelte. Mi chiedono che si volti pagina, modificando innanzitutto il metodo. Mi chiedono un paese più vivo, più ricco di iniziative, più sicuro, più pulito. I cittadini chiedono di essere ascoltati, di poter partecipare.
Importante in questo percorso di ascolto è e sarà anche il ruolo dei candidati consiglieri. Tutti sono accomunati da una grande passione e da competenze significative. La lista è ben radicata sul territorio: undici candidati su dodici risiedono a Colorno o hanno a lungo vissuto in paese (e tuttora abitualmente lo frequentano); uno di loro (Massimo De Matteis), oltre ad avere legami familiari in una frazione, esprime una sensibilità politica che ha trovato spazio nella nostra alleanza, grazie a vari militanti colornesi: la sua esperienza e le sue relazioni politiche a livello nazionale potranno essere molto utili per amministrare il paese, magari per trovare finanziamenti e inserirsi in circuiti più ampi.

Quali obiettivi strategici ti poni per Colorno?

ALBERTO PADOVANI: Vogliamo realizzare il nostro programma elettorale, costruito con il metodo partecipativo. E’ un programma per priorità e punti concreti: rilancio di Colorno, sicurezza (sia in senso stretto che dal rischio di alluvioni), manutenzione stradale, cura del verde e del territorio. Occorre avere un paese accogliente, pulito, solidale: solo così Colorno potrà tornare ad essere un riferimento ed attrarre le persone, ed anche i capitali necessari per il recupero degli edifici storici in condizioni di degrado. Occorre un grande lavoro e prima ancora la condivisione da parte di tutte le componenti (politiche, economiche, sociali) per attuarlo nel modo migliore possibile.

CHRISTIAN STOCCHI: Colorno è un paese che deve essere rilanciato seguendo le sue vocazioni storiche a partire da servizi e cultura. Il che non significa solo Reggia e Parco. Abbiamo oratori, chiese, l’Aranciaia e anche risorse naturalistiche uniche: si pensi al Po.
Ma Colorno ha bisogno di un rilancio a partire da temi a lungo ignorati: ad esempio l’innalzamento del decoro urbano e della sicurezza, così come l’incremento degli eventi. Nel centro come nelle frazioni. E poi non dimentichiamo questioni cruciali come quella dell’ex ospedale psichiatrico, da affrontare d’intesa con i soggetti proprietari al più presto. Quello che l’Amministrazione deve fare è innanzitutto valorizzare i suoi gioielli e confrontarsi in modo più incisivo con le istituzioni e con i soggetti che danno valore aggiunto al nostro territorio. Come Alma.

Uno dei temi più sentiti, un po’ in tutti i Comuni, è quello della sicurezza, che si può declinare in vari modi. Per te cosa bisogna fare nel concreto?

ALBERTO PADOVANI: Crediamo molto nella sicurezza dei cittadini, tanto che abbiamo dedicato due punti prioritari del programma ad essa: la sicurezza come diritto di ogni cittadino ad una vita civilmente tranquilla; la sicurezza dal rischio di alluvioni. Nel suo primo significato, crediamo ad una stretta collaborazione con le Forze dell’ordine. A Colorno la Stazione dei Carabinieri è molto attiva: è una grande risorsa per Colorno. La Polizia Municipale va potenziata e messa in condizione di operare al meglio. Siamo favorevoli all’uso delle nuove tecnologie (telecamere ocr e altri mezzi) per migliorare il controllo del territorio e intervenire in modo tempestivo sulla criminalità. Al tempo stesso, occorre creare le condizioni per una vita comunitaria responsabile e partecipata, perché molti problemi si prevengono e risolvono con un paese attivo.Sul piano della sicurezza da alluvioni, occorre sostenere il completamento e il buon utilizzo delle casse di espansione sul Parma e sul Baganza: non basta che funzionino per Parma! Occorre evitare in futuro errori come quello compiuto nel dicembre del 2017! Dal punto di vista operativo, occorre consolidare e potenziare il fondamentale lavoro della Protezione Civile. Infine occorre attivare una procedura certa e precisa di comunicazione ai cittadini, in modo che siano aggiornati tempestivamente in caso di allerta.

CHRISTIAN STOCCHI: Il nostro progetto “Colorno sicura” va in netta controtendenza rispetto all’Amministrazione uscente. Prevede un articolato pacchetto di telecamere ambientali e telecamere controllo targhe, che permetterà un maggiore coordinamento con le forze dell’ordine; un piano di potenziamento dell’illuminazione pubblica funzionale all’obiettivo; l’attivazione del controllo di vicinato, secondo le linee guida sperimentate da altri Comuni del Parmense d’intesa con la Prefettura. Tale controllo sarà potenziato dall’istituzione dei volontari per la sicurezza: cittadini formati attraverso un corso specifico. Nelle ore notturne, come sperimentato positivamente in altri Comuni, si potranno stipulare accordi con servizi di vigilanza privata, magari coordinando quelli già attivati da privati. Il che significherebbe ottimizzazione e risparmio. Precondizione di tutto questo è il ritorno dei cittadini in piazza e nei luoghi aperti del paese e delle frazioni. E con loro il presidio che può garantire la Polizia municipale. Più in generale, nel nostro programma abbiamo poi declinato il nostro programma in quattro grandi piani, ognuno con interventi specifici: sicurezza urbana (ossia il progetto “Colorno sicura”), sicurezza stradale, sicurezza idraulica, messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato.

Un pregio e un difetto del tuo avversario.

ALBERTO PADOVANI: Considero Christian un amico e una persona di cultura, che stimo. Non c’è alcun motivo per cambiare idea in questo periodo. Con lui il dialogo è costante, anche perché Colorno, per migliorare, ha bisogno di dialogo tra le diverse componenti politiche… forse qualcuno lo ha dimenticato ultimamente. Dietro la sua proposta c’è però una presenza pesante di forze politiche: tre simboli nel logo, con rappresentanti che, in alcuni casi, non vivono a Colorno e non conoscono il paese. La presenza di De Matteis, in particolare, è piuttosto pesante, perché legata alla destra più marcata. Questa contraddizione tra “candidato moderato e cattolico” e presenza pesante di un’area politica che spesso si esprime in modo poco tollerante – ostile ai valori della Costituzione e del cattolicesimo democratico – è di fatto una contraddizione. Ritengo che i colornesi se ne siano accorti e non siano positivi su questo tema.

CHRISTIAN STOCCHI: Stimo Alberto. Il suo pregio principale è di avere una comprovata esperienza amministrativa e politica essendo stato, tra l’altro, assessore dell’Amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Gelati e segretario comunale degli allora Democratici di Sinistra, oggi Pd. Difetti? Come tutti, niente di eclatante… Mi fa sorridere quando usa due pesi e due misure, rimproverando ad altri di avere candidati non residenti mentre lui ha scelto di fare lo stesso nella sua lista. Mi pare un falso problema. Se il suo candidato di Parma sarà votato dai colornesi e porterà beneficio al paese sarà un bene per tutti…

Andrea Marsiletti

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